
Cronaca / Lecco città
Giovedì 25 Settembre 2025
Lecco: per i malati di cuore non c’è posto migliore
L’aspettativa di vita è superiore alla media nazionale. Farina, primario di Cardiologia: «Puntare sulla prevenzione è fondamentale»
Lecco
Lecco è sempre ai primi posti non solo per la bellezza dei suoi paesaggi, ma anche per la salubrità del suo ambiente di vita. Non un’opinione, ma una realtà scientifica. In occasione della Giornata Mondiale sulla prevenzione cardiologica, la struttura complessa di Cardiologia, retta da Andrea Farina, può con soddisfazione affermare che i lecchesi hanno un’aspettativa di vita superiore alla media nazionale: 84,4 anni contro gli 83, ovvero siamo l’ottava provincia d’Italia. Come Asl Lecco ogni anno si trattano 350-400 infarti miocardici acuti. Naturalmente poi ci sono tutti gli altri ricoveri per scompenso cardiaco, fibrillazione atriale e molto altro. D’altronde, il 40 per cento delle persone tra i 18 e i 70 anni sviluppa, spesso senza rendersene conto, almeno tre rischi cardiovascolari oltre a quel fattore che spesso non viene considerato: la familiarità a queste malattie (se c’è).
Insomma, anche se Lecco potrebbe sembrare un’isola felice, o meno triste di altre in termini di salute, non per questo si possono ignorare i segnali che vengono dal nostro cuore. Andrea Farina spiega: “«La prevenzione non è scontata, vista la prevalenza sempre maggiore delle patologie cardiovascolari in una popolazione che è, fortunatamente, sempre più longeva. Inquinamento, fumo, alimentazione, ipertensione, ipercolesterolemia sono fattori di rischio che si devono considerare con attenzione. Come Cardiologia puntiamo molto sulla prevenzione con campagne gratuite di conoscenza e con offerte di salute anche territoriali. Non facciamo solo screening dei fattori di rischio, ma anche elettrocardiogrammi e valutazioni del ritmo in fase preclinica, per scoprire segnali potenzialmente pericolosi di cui il paziente non si è ancora accorto, ma che prima o poi rischiano di emergere nel corso della vita».
Davide Restelli e Filippo Cavallier sono altri due medici della Cardiologia di Lecco che si occupano di prevenzione e non hanno dubbi: «Sui fattori di rischio come fumo, colesterolo alto, dislipidemia, obesità, diabete mellito, sedentarietà e ipertensione si può sempre influire. Questi sono i principali “nemici silenziosi” da prevenire a tutti i costi. Ne parleremo lunedì nell’evento organizzato dalla Fondazione Onda Ets insieme a noi. Anche in primavera avevamo tenuto una conferenza a questo proposito, ma intendiamo intensificare questi momenti di conoscenza”.
C’è un ambulatorio particolare a Lecco che raramente si trova in altri ospedali o in altre Asl: «Abbiamo un ambulatorio specialistico di patologia – spiega il dottor Restelli - che si occupa di dislipidemie, ovvero di colesterolo e trigliceridi aumentati. È stato aperto pochi mesi fa e lo dedichiamo solo ai pazienti complessi che soffrono di dislipidemie, mentre i problemi “normali” di dislipidemia vengono trattati come sempre dai medici di medicina generale».
Non solo: a Lecco in Cardiologia si tiene sempre presente la differenza di genere che influisce anche sulle patologie cardiologiche. «Le donne hanno manifestazioni diverse a età diverse in cui si mostrano le varie patologie. Sono tendenzialmente più protette dagli ormoni nello sviluppo della patologia cardiovascolare, ma in menopausa questa protezione cala e dunque il conto viene presentato dopo, ma può insorgere se si continua con fumo, alcol e altre cattive abitudini».
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