
Cronaca / Lecco città
Venerdì 18 Luglio 2025
Lecco piange lo storico panettiere Ettore Mirri
Si è spento a 87 anni lo storico panettiere di via Mascari. Era un punto di riferimento per i clienti, insignito del titolo di Cavaliere nel 2017.
Lecco
È scomparso Ettore Mirri, 87 anni, storico panettiere di via Mascari. Un amico e un consigliere per i suoi clienti, che passavano in bottega per scambiare quattro chiacchiere.
Furono Dante Mirri ed Enrichetta Bodega, genitori di Ettore Mirri, a fondare l’attività negli anni Sessanta; la loro abitazione si trovava proprio sopra la bottega.
«Ricordo Ettore Mirri come un panificatore attento, appassionato del suo lavoro che era la sua vita, era un commerciante d’altri tempi, sempre in bottega», racconta Giuseppe “Peppino” Ciresa, panificatore e già presidente di Confcommercio.
«Quando ero presidente di Confcommercio, passavo tutte le mattine da via Mascari e lo trovavo sempre attivo», prosegue Ciresa.
Una quindicina d’anni fa, arrivato il momento della pensione, Mirri aveva ceduto il panificio.
La storia dell’attività è lunga: Ettore, insieme alle sorelle Carolina, Agnese, scomparsa nel 2019, Piera e Aldina, aveva gestito l’attività per decenni. Un negozio di quella “Lecco che fu” con le sue botteghe in centro dove il pane aveva il profumo di appena sfornato e i prodotti sugli scaffali erano tutti selezionati.
Un modo di fare commercio che oggi è raro, ma che resta nella memoria dei tanti che al panificio Mirri facevano la spesa.
«Erano i tempi in cui c’era il contatto diretto con la clientela affezionata, che ogni giorno arrivava in bottega e con cui c’era un rapporto di amicizia», aggiunge Ciresa.
Nel 2017 Ettore Mirri era stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica, un riconoscimento al suo impegno professionale.
Venerdì mattina, 18 luglio, i funerali nella basilica di San Nicolò, alla presenza di parenti, amici e molti ex clienti che lo hanno accompagnato nell’ultimo viaggio. Lascia il figlio Giorgio, con Dragana, e i nipoti Petar e Maddalena, le sorelle Aldina con Beppe e Carola con Luigi, il fratello Francesco con Miriam, i nipoti Enrica, Nadia, Paolo, Andrea, Giovanni Maria e Giampiero con i parenti tutti.
Restano ora tanti ricordi di quella “lecchesità” che poco alla volta rischia di scomparire.
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