Lecco, riabilitazione e ricerca: il Politecnico cresce ancora

Affidamento dei lavori entro l’autunno. Primo lotto entro il 2026. Ultimazione del cantiere entro il 2027. L’espansione coinvolgerà l’area di via Ghislanzoni adiacente al polo universitario, lì dove fino a pochi mesi fa c’era la sede del centro psicosociale. Investimento complessivo di venti milioni di euro

Lecco

Affidamento dei lavori entro l’autunno. Primo lotto entro il 2026. Ultimazione del cantiere entro il 2027. È questo, in estrema sintesi, il cronoprogramma per l’ampliamento del campus del Politecnico di Milano. Nel dettaglio, l’espansione coinvolgerà l’area di via Ghislanzoni adiacente al polo universitario, lì dove fino a pochi mesi fa c’era la sede del centro psicosociale dell’Asst Lecco ora trasferitosi in via Tubi. Le pratiche per la demolizione sono state consegnate in municipio la scorsa settimana. Nel frattempo, i tecnici stanno completando il progetto di fattibilità tecnico – economica. L’obbiettivo è presentare la pratica a palazzo Bovara entro l’estate per poi far partire la gara d’appalto. Si tratta di un investimento complessivo di venti milioni di euro, finanziati per metà da Regione Lombardia, per la rinascita di uno spazio di circa 5mila metri quadrati.

Saranno create aule per la didattica innovativa, spazi per centri di ricerca sui temi legati a riabilitazione, medicina personalizzata, sport inclusivo ma anche una sala conferenza, sale riunioni, e alcuni uffici amministrativi. Il focus principale sarà costituito dal Living Lab, dove verranno progettate e sviluppate soluzioni per l’allenamento, il potenziamento, la vita attiva, la riabilitazione, la prevenzione e la sicurezza delle persone.

Accanto a tutto ciò, in uno spazio di oltre 1000 mq, troverà sede il nuovo centro di ricerca congiunto tra l’ospedale Valduce e Politecnico, dove docenti, ricercatori e studenti lavoreranno al fianco del personale medico e bioingegneristico di Villa Beretta. Cuore del centro sarà “Exposome Lab”, laboratorio interdisciplinare di neuroscienze ambientali che sarà dedicato allo studio di come l’insieme delle esposizioni ambientali, chimiche, fisiche e sociali che un individuo sperimenta nel corso della vita influiscano sulla salute, con l’obiettivo di sviluppare cure personalizzate, prevenire le malattie e promuovere il benessere collettivo.

A sostegno di questo progetto il presidio ospedaliero comasco ha stanziato cinque milioni di euro. Nel complesso, si tratta di un intervento che inciderà in profondità sul futuro prossimo di Lecco e, pertanto, pone già oggi diverse sfide alle istituzioni a tutti i livelli. La creazione di nuovi spazi didattici e centri di ricerca di tale rilevanza incrementerà il prestigio di Lecco e attirerà all’ombra del Resegone centinaia di studenti e ricercatori. Serviranno, con ogni probabilità, alloggi a costi accessibili ed anche posti auto, cosa che influenzerà inevitabilmente le discussioni sul nuovo Piano di governo del territorio ormai prossime a partire.

Sul fronte dello studentato, per esempio, si registrano alcune iniziative private, tra cui una sempre in via Ghislanzoni e un’altra in corso Carlo Alberto, mentre non risultano aggiornamenti rispetto all’ipotesi di una struttura pubblica. Di contro, il Comune ha recentemente annunciato l’intenzione di creare un’apertura nel muro che separa l’area del Politecnico dalla Piccola, a sua volta oggetto di un’importante riqualificazione ormai prossima a terminare. Nel 2022 si era parlato di un progetto per un silos interrato a più piani sotto piazzale Cassin, ossia vicino alle due “stecche”. Complice la previsione di una spesa da decine di milioni, l’idea non era più stata sviluppata.

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