Lecco, rivoluzione al Bione: progetto per una piscina sul lago

Un investimento da 24 milioni di euro per il centro sportivo: la proposta prevede una nuova vasca con vista lago e minimi disagi per gli utenti

Lecco

Una piscina fronte lago nell’ambito di un centro completamente riconfigurato anche in funzione della recente sparizione del grande parcheggio davanti all’ingresso attuale. È l’unico dettaglio al momento noto dei contenuti della proposta di partenariato pubblico-privato per la riqualificazione complessiva del centro sportivo Bione, depositata a palazzo Bovara ad aprile da una cordata di privati. Come spiegato dall’amministrazione comunale ancora prima della pausa estiva, i tecnici stanno analizzando il progetto in ogni sua componente.

L’esito dell’istruttoria dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno ma l’attesa all’ombra del Resegone è già tanta. Del resto, quella del restyling del Bione, di cui si discute da decenni, è una delle principali partite che la giunta di Mauro Gattinoni deve ancora giocare prima di sottoporsi al giudizio degli elettori la prossima primavera. Forse proprio per la delicatezza del dossier, a oggi dei contenuti della proposta di partenariato si sa veramente poco oltre al valore complessivo dell’intervento, 24 milioni di euro, e alle formule economico-finanziarie previste, ovvero sia project leasing, per la gran parte, sia project financing. Dalla cordata di privati che ha depositato la proposta, però, arriva la conferma di un aspetto centrale: il progetto è stato strutturato in modo tale che, qualora il Comune desse l’ok e l’iter partisse, l’impatto sull’attività quotidiana del centro sarà quasi inesistente. Certo, gli utenti dovrebbero convivere con il cantiere ma non ci sarà alcuna prolungata chiusura di alcun impianto, compresi piscina e palazzetto. Sono scongiurati pertanto scenari come quello dell’aprile 2024, quando la piscina era stata chiusa dal Comune, proprietario del centro sportivo, per un mese per permettere i lavori di consolidamento del tetto propedeutici all’installazione dei pannelli fotovoltaici e questo aveva creato forti disagi agli utenti. Ciò non accadrà più: qualora l’iter partisse, verrebbe costruito un nuovo impianto, fronte lago, e nel mentre l’attuale piscina rimarrebbe aperta e funzionante.

L’altra certezza che emerge è il coinvolgimento nell’iniziativa di nomi di grande peso a partire dall’architetto Paolo Bodega, professionista lecchese che ha lavorato a progetti come il complesso della Meridiana e il polo lecchese del Politecnico. Partecipano poi Pascoli ingegneria e architettura Srl, la società che ha firmato il progetto per il nuovo centro sportivo di Lignano Sabbiadoro, e soprattutto Maffeis Engineering Spa. La società veneta può contare su oltre 300 dipendenti ed ha firmato i progetti di diversi grandi stadi in Italia e nel mondo, tra cui il Vanda metropolitano di Madrid, il Velodrome di Marsiglia, la Mercedes Benz arena di Stoccarda e lo stadio di Venezia. Questi i membri del pool di progettisti all’interno di una cordata di privati guidata da Intesa Costruzioni Srl, impresa edile coinvolta recentemente nella riqualificazione del Gewiss stadium di Bergamo e delle tribune del Meazza a Milano. Fanno parte del raggruppamento anche Italgreen, già coinvolta nella realizzazione dei manti in erba sintetica negli stadi di Novara, Monza e Lecco, e Livio impianti Srl, altra società molto conosciuta sul territorio.

Accanto a progettisti e imprese c’è la realtà che gestirà l’impianto: Sport plus Ssd, la società che attualmente si occupa del Bione. Sport plus Ssd fa parte del gruppo In Sport, che può contare su oltre 850 tra collaboratori e dipendenti e si occupa di 22 centri sportivi tra Lombardia, Veneto e Piemonte.

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