Lecco si prepara al ritorno del Nameless. Cattaneo: «Studieremo numeri e flussi per evitare problemi alla viabilità»

L’assessore Giovanni Cattaneo illustra le tappe verso l’accoglienza del festival: gruppi di lavoro, attenzione alla viabilità, collaborazione con le società sportive e possibili migliorie infrastrutturali.

Lecco

Viabilità, parcheggi, compatibilità con l’attività delle società sportive e la vita quotidiana della città. Sono tanti i nodi da sciogliere per far sì che Lecco sia in grado di accogliere al meglio il ritorno di Nameless al centro sportivo Bione a partire dal prossimo anno. A tratteggiare i contorni di questo lungo percorso di avvicinamento è Giovanni Cattaneo.«Intendiamo istituire diversi gruppi di lavoro assieme agli organizzatori di Nameless coinvolgendo di volta in volta i vari stakeholder» sottolinea l’assessore all’attrattività territoriale del Comune di Lecco.

Il primo nodo da approfondire sarà la logistica. «Vogliamo innanzitutto mettere in sicurezza le esigenze di chi vive la città. – sottolinea Cattaneo – Studieremo i numeri e i flussi di attraversamento di quell’area per capire quali potranno essere i bisogni della città in quei tre giorni. Allo stesso tempo vogliamo far sì che l’esperienza di chi parteciperà a Nameless non solo sia buona ma stimoli le persone a fare altre esperienze sul territorio di Lecco in quel periodo oppure a tornare». Ogni scelta, sottolinea l’assessore, si dovrà basare sui numeri reali. «Oggi i ragazzi – prosegue Cattaneo – arrivano in treno o in pullman e poi prendono la navetta dal Parini verso la Poncia. Non mi sembra che questo crei problemi alla viabilità. È sbagliato pensare che 30mila persone arrivino tutte al Nameless in macchina. Analizzeremo gli scenari e valuteremo quale potrà essere la strategia migliore. Un’idea è sfruttare il più possibile la stazione di Maggianico. Le persone potranno arrivare a piedi da lì o dalla ciclabile oppure con le navette da parcheggi più lontani. Si potrebbe studiare una modalità tale per cui chi parcheggia per esempio alla Ventina e arrivando al Bione dalla ciclabile trova già a Pescarenico qualche esperienza legata al Nameless». Una prima ricognizione degli spazi disponibili in città è già stata fatta ma il percorso rimane tutto da costruire.

«Con le società sportive vogliamo fare un percorso già a partire da giugno. – sottolinea Cattaneo – Nell’incontro di due settimane fa abbiamo verificato che c’è piena compatibilità con l’evento poiché la gran parte delle attività e dei campionati in quel periodo si sono già conclusi. Con il rugby capiremo insieme se i tornei che abitualmente si svolgono in quel periodo si possono spostare da un’altra parte o fare in un altro momento. Insieme all’Atletica, invece, programmeremo lo svolgimento dei campionati e organizzeremo gli allenamenti. Le strutture del Nameless vengono installate in maniera modulare quindi non occupano subito tutti gli spazi». Di contro, evidenzia l’assessore, ci sono alcune opportunità che il Nameless può portare in termini infrastrutturali al centro sportivo, tra cui nuovi spazi e la videosorveglianza.

«L’acustica? – conclude Cattaneo - Si faranno delle valutazioni tecniche e capiremo quali accortezze serviranno in base anche a cosa Nameless propone. Ci potrebbe essere una deroga ma, in ogni caso, è bene avere chiaro i benefici che porterà l’evento, soprattutto per i più giovani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA