Lecco. «Sulle pensioni

Trattativa ben avviata»

Il segretario Cisl Rita Pavan sottolinea lo spirito di confronto avviato con il Governo, numerosi gli argomenti da affrontare: flessibilità, cumuli contributi, lavori usuranti, esodati, trattamento fiscale

LECCO

Alla vigilia dell’autunno caldo sui rinnovi contrattuali, in primis quello dei metalmeccanici, i sindacati lecchesi danno un parere positivo sulla ripresa del dialogo col Governo sui temi delle pensioni e del lavoro emersi negli ultimi due tavoli nazionali del 15 e del 29 luglio.

Il tavolo fra Governo e sindacati è servito a fissare un calendario a partire dal 6 settembre sui temi del lavoro e delle pensioni, con l’intenzione di chiudere con un programma su pensionandi e pensionati.

Per la flessibilità si è parlato di risorse aggiuntive sull’uscita anticipata con prestito pensionistico (Ape) e anche di possibili misure per i lavori usuranti, per i lavoratori precoci e discontinui.

Per chi invece è già in pensione si apre all’ipotesi di quattordicesima anche per gli assegni fino a mille euro (oggi il limite è a 750). E si parla anche di alzare il tetto per la no tax area a 8.140 euro, che è la soglia di esenzione Irpef.

I temi sono tutti in discussione e su nessuno ci sono a tutt’oggi accordi o decisioni, ma un report della Cisl sull’incontro definisce con precisione i contenuti di cui si è parlato nell’ultimo tavolo a cui hanno preso parte i segretari di Cgil, Cisl e Uil col ministro del lavoro Giuliano Poletti.

Per la segretaria generale della Cisl Monza e Lecco, Rita Pavan, il Governo ha deciso di «aprire un vero confronto accettando un dialogo che in realtà fra sindacati e ministero del lavoro non si è mai interrotto.

Il governo ha capito che è impossibile varare riforme senza condividerle con le parti sociali. Ora - aggiunge Pavan - il Governo ha dato la disponibilità a entrare nella soluzione di temi precisi».

In sostanza, spiega la Cisl, i temi sono divisi in due categorie e cioè quelli da affrontare con la prossima legge di stabilità e quelli che dovranno essere risolti continuando a lavorare ai tavoli tecnici.

Nella legge di stabilità si vogliono portare i temi del cumulo dei periodi retributivi e dei contributi maturati in gestioni pensionistiche diverse, i lavori usuranti, l’uscita anticipata dal lavoro mediante il prestito pensionistico (Ape), misure per i lavoratori precoci, il completamento delle salvaguardie per gli esodati, la tutela delle pensioni con l’estensione della quattordicesima, la no tax area.

Il confronto continuerà ai tavoli tecnici da settembre, dove i sindacati chiederanno al Governo di impegnarsi in tema di eliminazione di quell’automatismo che alza i requisiti per andare in pensione in relazione all’incremento dell’aspettativa di vita, di revisione delle modalità di calcolo e adeguamento dei coefficienti per il calcolo della pensione contributiva, di rilancio della previdenza integrativa, di adeguamento delle pensioni al costo della vita.

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