Maturità, le curiosità della seconda prova nelle scuole di Lecco

Per l’ex dirigente scolastico Claudio Lafranconi si tratta di «scelte positive.Si cerca di stimolare gli studenti con collegamenti interdisciplinari»

Lecco

Seconda prova scritta dell’esame di maturità tra problemi e citazioni allo scientifico, dove la traccia di matematica si è fusa con la cultura classica. Il primo ha preso il via dalla frase di Cartesio: “La ragione non è nulla senza l’immaginazione”. Il secondo è stato invece introdotto da una frase attribuita a Platone: “La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito”.

Seguono poi il consueto studio di funzioni e i sette quesiti: tra questi, colpisce il numero sette, che richiama Cicerone, stavolta con un riferimento al “De divinatione” e al curioso “colpo di Venere” (il lancio di 4 dadi a 4 facce con risultati tutti diversi), offrendo un originale esercizio di probabilità.

Completano la prova esercizi su anagrammi, un triangolo geometrico, e uno studio di funzione ispirato all’opera futurista “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni. La prova si chiude con una citazione del matematico David Hilbert: “La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione”

Una novità considerato che oltre ai numeri veri e propri si è partiti da citazioni che rientrano nel programma di studi ma che non si attendevano certo in matematica.

Marco Tullio Cicerone ha fatto il bis e si è presentato anche al classico con un estratto del Laelius de Amicitia, più semplicemente noto anche come De Amicitia, una delle opere filosofiche più importanti nella carriera dell’oratore romano. L’Arpinate non compariva da sedici anni, dal 2009.

«Secondo me è stata una scelta positiva, mi spiego meglio grazie a queste citazioni si è lasciato da parte il consueto testo “freddo” - dice Claudio Lafranconi, già dirigente all’istituto Fiocchi e già preside reggente allo scientifico Grassi -. In passato avevo sperimentato questa modalità chiedendo di trovare il volume di un cristallo e non del consueto parallelepipedo. Si cerca di stimolare gli studenti con collegamenti interdisciplinari».

Tesi supportata anche da Paola Perossi, preside del liceo classico e scientifico Leopardi. «E’ un collegamento tra materie su argomenti trattati dal programma, ed è piaciuta anche la prova del classico, non semplice ma compresa nel programma».

Oggi e domani le commissioni correggeranno gli scritti, e ad inizio della prossima settimana, qualcuno già lunedì e i più martedì inizieranno le prove orali.

La valutazione finale dell’esame di Stato si basa sulla distribuzione dei 100 punti totali: un massimo di 40 punti per il credito scolastico, e fino a 20 punti per ciascuna prova, primo e secondo scritto, e colloquio. Per superare l’esame, è richiesto un minimo di 60 punti.

Gli studenti che ambiscono al 100 e lode dovranno aver raggiunto il massimo dei crediti nel triennio e ottenuto il punteggio massimo in entrambe le prove scritte e al colloquio, senza necessità di ricorrere ai 5 punti bonus. Questi ultimi saranno assegnati dalla commissione a discrezione, solo agli studenti che avranno totalizzato almeno 30 punti di credito e 50 punti nelle prove d’esame.

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