Metastasi, colpevoli sì ma non mafiosi

Confermata la sentenza di primo grado

Per i giudici niente associazione per delinquere di stampo mafioso

Lecco

Colpevoli sì, mafiosi no. La quinta sezione penale della Corte d’Appello di Milano presieduta da Paolo Antonino Torti ha pronunciato pochi minuti fa la sentenza di secondo grado nei confronti dei tre imputati del processo Metastasi che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato.

Il collegio ha confermato in toto la sentenza del giudice di primo grado, Roberto Arnaldi, del 17 aprile dell’anno scorso: niente associazione per delinquere di stampo mafioso e conferma delle condanne: 6 anni e 8 mesi per Ernesto Palermo, 3 anni e 4 mesi per l’imprenditore Claudio Bongarzone a 3 anni e 4 mesi e 4 anni e 6 mesi per Alessandro Nania.

Dunque, le verità processuali continuano a essere molto distanti: se per i giudici di Lecco in città insisteva un “locale” di ’ndrangheta, come da sentenza dello scorso primo marzo del collegio presieduto da Enrico Manzi, per i giudici di Milano niente mafia in città.

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