Namless al Bione: l’Atletica Colombo chiede chiarimenti al Comune

«Non siamo contro il Nameless ma qui nessuno spiega niente - spiega il presidente Maurizio Longoni - Se ci sbattono fuori dal campo in quel periodo vogliamo sapere dove dobbiamo andare e chi paga»

Lecco

L’Atletica Lecco Colombo Costruzioni ha diffidato formalmente il comune dall’autorizzare l’utilizzo della pista di atletica per il Nameless, che dal prossimo anno tornerà al centro sportivo Bione, e si è detta pronta ad “intraprendere ogni opportuna azione a tutela dei propri diritti nelle sedi competenti”.

«Non siamo contro il Nameless ma qui nessuno spiega niente. – conferma il presidente Maurizio Longoni - Se ci sbattono fuori dal campo in quel periodo vogliamo sapere dove dobbiamo andare e chi paga. Per questo abbiamo inviato una diffida. Avremo un incontro con l’amministrazione nei prossimi giorni».

Da Palazzo Bovara confermano l’incontro, sottolineando come a tutte le società sportive sia già stato comunicata a fine maggio l’intenzione di proseguire proprio in queste settimane di giugno il dialogo con l’Amministrazione per approfondire le varie tematiche legate all’organizzazione del Nameless così da poter gestire con un anno di anticipo gli impegni e i calendari. In ogni caso, l’apertura di un dialogo è un risultato probabilmente inevitabile alla luce della durezza del testo inviato dalla società.

Il periodo tra fine maggio e inizio giugno, quello in cui è previsto l’evento, è strategico per una società che conta nel complesso oltre 350 tesserati ed è impegnata in quella fase nella preparazione dei campionati federali. La chiusura della pista, secondo l’atletica Colombo, “rappresenta un danno sportivo e organizzativo gravissimo per la nostra attività e per i numerosi atleti che si allenano con continuità durante l’intero anno”. La stessa pista, prosegue la società nella diffida, non è stata progettata per sopportare i carichi statici e dinamici derivanti da un’occupazione con palchi, strutture sanitarie, impianti elettrici, container e dal passaggio di decine di migliaia di persone. In altre parole, il rischio di danni al tracciato, così come alle altre infrastrutture del centro sportivo, è concreto.

Sulla base di tutti questi elementi, l’atletica Colombo ha diffidato formalmente il Comune di Lecco “dal procedere con l’autorizzazione all’utilizzo della pista di atletica e delle strutture annesse per attività non sportive incompatibili con la loro destinazione d’uso, senza adeguate e formali garanzie” e dal “dal rendere indisponibili, anche solo parzialmente, le strutture nel periodo compreso tra maggio e luglio, fase cruciale per lo svolgimento e la preparazione delle principali competizioni federali”. In aggiunta, si chiede di convocare con immediatezza un incontro formale, cosa che l’amministrazione ha fatto. Nel testo della diffida la società ricorda il sopralluogo sulla pista di atletica effettuato lo scorso 27 maggio con l’amministrazione, il gestore del centro sportivo e la Tipiesse, ovvero l’impresa che nel 2020 aveva realizzato il tracciato. In quell’occasione era stato accertato non solo il cedimento del manto della pista in un punto specifico ma era stato rilevato anche “uno spessore del rivestimento notevolmente inferiore a quanto previsto dal progetto esecutivo e dai requisiti Fidal per l’omologazione dell’impianto”.

Tradotto: si tratta di una struttura fragile che, con ogni probabilità, nei prossimi due o tre anni avrà bisogno di una riqualificazione per ottenere nuovamente l’omologazione Fidal. Su questo tema si è consumato un duro scontro politico nell’ultima commissione. “I blocchi di partenza e la corsia più vicina al cordolo manifestano segni di usura. – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi - Durante il sopralluogo ci siamo raccomandati con l’Atletica Colombo una modalità di utilizzo diversa. L’impresa ci manderà un preventivo per effettuare degli interventi puntuali su alcune parti della pista dove lo strato di finitura è inferiore a quello che dovrebbe essere”. Netta la replica dell’opposizione. “Le piste di atletica sono fatte per essere corse in quel modo lì e per durare tot anni. Oggi quella pista presenta delle criticità gravi e ci farà fare una figuraccia ai Master games” ha evidenziato Lorella Cesana di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza italia.

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