
Cronaca / Lecco città
Martedì 26 Agosto 2025
No agli smartphone anche alle superiori. Ma a Lecco erano già vietati
La circolare del ministero dell’Istruzione vieta l’uso dei dispositivi in classe. Ma negli istituti lecchesi è già così da anni, con poche eccezioni per attività specifiche.
Niente cellulare a scuola: lo annuncia il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Con una nuova circolare del ministero, il divieto d’uso in classe viene esteso anche alle scuole superiori, rendendo omogenea la norma già in vigore per elementari e medie. Stop quindi all’uso libero dei dispositivi personali durante le ore scolastiche, anche se non è prevista alcuna sanzione automatica: l’applicazione concreta spetterà ai singoli istituti.
Restano solo due eccezioni: quando lo smartphone è previsto nel Piano educativo individualizzato o nel Piano didattico personalizzato, come per alunni con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento.
Circolare che per le scuole lecchesi è anacronistica, o meglio, da anni ci sono già i regolamenti d’istituto e tutti vietano l’uso del cellulare in classe, a meno che non sia per approfondimenti su determinati argomenti scolastici, quelle ricerche che si fanno in classe sotto l’occhio vigile dei docenti.
Telefonini spenti in classe, salvo l’uso per fare ricerche e approfondimenti, e il tutto regolato da norme chiare per evitare che, con la motivazione degli approfondimenti didattici, gli studenti chattino con amici o stiano sui social.
Già a dicembre del 2022 era stata emanata una circolare, firmata dal Ministro Valditara, che vietava l’uso dei telefonini in classe.
Restrizioni che nelle scuole lecchesi non modificano nulla, considerato che già da anni i telefonini non si possono utilizzare, salvo che per attività scolastiche autorizzate, anche se alle superiori si usano spesso i tablet della scuola già collegati con una rete interna.
La scuola lecchese è all’avanguardia e ci sono dei regolamenti precisi ai quali attenersi. Al Liceo scientifico e musicale Grassi gli studenti hanno i loro tablet per attività scolastiche, per approfondire le lezioni, collegati alla rete interna.
Al Fiocchi il telefonino non si può usare durante le lezioni, salvo che per attività disciplinari e con delle regole.
Al Liceo classico e linguistico Manzoni all’ingresso in classe il cellulare si spegne e si mette nella tasca di un pannello presente nelle aule. All’intervallo invece può essere utilizzato e poi riposto. Nelle varie scuole ci sono classi laboratorio con computer e tablet, e si utilizzano le Lim, Lavagne interattive multimediali, che permettono di fare ricerche e approfondimenti. A gestire le attività sono i docenti stessi oppure gli alunni.
Ed anche alle elementari e alle medie da anni sono in uso le Lim, tanto che le scuole lecchesi sono state tra le prime ad averle.
Lim che in parte sono state acquistate dalle associazioni dei genitori tramite iniziative di raccolta fondi, a dimostrazione dell’interesse delle famiglie per quanto viene fatto in classe.
Quanto alla didattica è gestita con lezioni frontali e studio sui libri, supportata da approfondimenti online.
Chiaro poi che c’è sempre qualche studente che cerca di fare il furbo e in quel caso sta ai docenti decidere come agire, con nota sul registro o con chiamata ai genitori.
Il divieto di uso del cellulare durante le lezioni è valido anche per i docenti. Poi chiaro che ci sono casi specifici come quelli legati ad urgenze ed emergenze, dove viene autorizzato l’uso, ma uscendo dall’aula. P. San.
© RIPRODUZIONE RISERVATA