Nuovo municipio di Lecco, scelto il partner per la progettazione: è l'ex Arexpo

La società che ha gestito la riconversione dell’area Expo affiancherà l’amministrazione Gattinoni nella progettazione del nuovo municipio. Previsto un investimento derivante dalla vendita di altri immobili comunali.

Lecco

Sarà Principia spa ad affiancare il Comune di Lecco nello sviluppo del progetto per la nuova sede del municipio. Fino allo scorso luglio la società guidata da Igor De Blasio si chiamava in un altro modo: Arexpo. Ad immaginare il nuovo volto del municipio all’ombra del Resegone sarà quindi l’ente che negli ultimi dieci anni ha guidato la trasformazione dell’area di Expo Milano 2015 nel Milano Innovation District, lì dove ora hanno trovato posto, tra l’altro, il nuovo ospedale Galeazzi e l’hub di ricerca Human Technopole e dove sorgerà il nuovo campus della Statale.

In realtà, Principia spa sta sviluppando una decina di progetti di rigenerazione urbana, tra cui il nuovo distretto dell’innovazione Parco Cardano a Pavia. Si tratta di un soggetto a totale partecipazione pubblica: Ministero dell’economia – 39%; Regione Lombardia – 21%; Comune di Milano – 21%; Fondazione Fiera Milano – 17%; Città metropolitana di Milano – 1%; Comune di Rho – 0,60%.

Nella delibera con cui lo scorso 18 dicembre è stato approvato l’accordo di cooperazione la giunta di Mauro Gattinoni delinea chiaramente la visione strategica in cui si inserisce questa partnership. In primo luogo, si precisa come palazzo Bovara sia un immobile «di pregio storico attualmente caratterizzato da spazi sottoutilizzati ed elevati costi di gestione». A questi costi, peraltro, vanno aggiunti quelli degli affitti per le sedi degli altri uffici comunali, a partire dagli spazi nella seconda torre delle Meridiane.

In parallelo, l’esecutivo cittadino conferma di aver acquisito ad oggi le perizie di stima del valore di mercato di tre immobili di proprietà comunale: ex sede del Politecnico in via Marco d’Oggiono – 6 milioni 424 mila euro; sede della Polizia locale in via Sassi – 3 milioni 160 mila euro; ex cinema lariano in via Caprera – 423 mila euro. Non sono ancora state depositate le perizie relative allo stabile di via Tubi, dove oggi si trovano gli uffici comunali del settore ambiente e del Suap, e all’ex Oasa in via Panigada. L’idea di palazzo Bovara è quella di reinvestire le risorse derivanti dall’alienazione di questi immobili in un progetto utile a trasformare «il municipio in un hub di prossimità pubblica, laboratorio di partecipazione civica, cultura e servizi digitali».

In particolare, l’ipotesi indicata nel nuovo piano di governo del territorio è la costruzione di un nuovo edificio di circa 10mila metri quadri al posto della parte meno nobile di palazzo Bovara, quella verso il parcheggio di via Sassi. Sarà però il lavoro congiunto con gli esperti di Principia a definire i dettagli specifici non solo del progetto di rigenerazione urbana, ma anche del percorso con cui verrà attuato. Nella delibera del 18 dicembre la giunta spiega di voler arrivare alla creazione di «un ecosistema pubblico-privato per la cultura civica, l’innovazione amministrativa, la partecipazione ed i servizi sociali».

L’accordo di cooperazione ha una durata di dodici mesi, eventualmente rinnovabili, e, oltre a stabilire la cornice strategica della partnership, disciplina anche l’attuazione delle prime attività. In particolare, Comune e Principia creeranno un gruppo di lavoro congiunto per la redazione del «quadro esigenziale», un documento in cui saranno indicate le caratteristiche che il nuovo municipio dovrà avere in termini di organizzazione degli spazi, sostenibilità energetica e accessibilità, nonché i limiti economici e temporali entro cui dovrà svilupparsi la messa a terra del progetto. Solo per quest’analisi la spesa sostenuta da palazzo Bovara è di 35 mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA