Nuovo municipio di Lecco, servono meno spazi con lo smartworking

Il Comune di Lecco ha stanziato 50mila euro per una ricognizione approfondita circa le reali esigenze in termini di spazi in vista dello sviluppo del progetto per il nuovo municipio. «Oltre all’impatto dello smartworking – ha precisato Pietrobelli – l’altro elemento da tenere in considerazione sono le prestazioni offerte da ogni servizio comunale. Ci sono spazi dedicati a front office, uffici tecnici, uffici dirigenziali e uffici di rappresentanza politica. Dobbiamo capire quali di questi saranno collocati in palazzo Bovara ristrutturato e quali nella nuova sede da costruire, così come dove posizionare gli spazi per i garage della polizia locale e gli archivi. Su quest’ultimo aspetto intendiamo ragionare anche sulla possibilità di implementare l’accesso digitale agli archivi. Una volta capito di quali spazi abbiamo bisogno possiamo progettare in modo serio il nuovo municipio». L’annuncio ha suscitato le dure critiche dell’opposizione.

«Quattro anni fa il sindaco diceva che c’era bisogno di una sede grandissima nonostante noi avessimo già segnalato l’impatto dello smartworking. Ora invece si dice l’opposto» ha sottolineato Simone Brigatti di Fratelli d’Italia. Tramontate da anni le ipotesi di via Marco d’Oggiono e dell’ex Deutsche bank, l’amministrazione Gattinoni ha scelto, nonché scritto nel nuovo Pgt, di perseguire il progetto per la costruzione di un nuovo stabile da circa 10mila metri quadri al posto delle parti meno nobili di palazzo Bovara che invece, per la parte storica, dovrà essere ristrutturato. «Un’analisi simile sulle necessità in termini di spazi non era stata fatta quando si stava valutando la possibilità di insediare il nuovo municipio nell’ex sede della Deutsche bank?» ha chiesto invece Lorella Cesana di Lecco ideale.