Olimpiadi 2026: staffetta della pace grazie ai Rotary lecchesi

Incontro in sala Ticozzi sulla tregua olimpica per 200 studenti con la Fondazione Milano Cortina

Le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 sono un appuntamento importante, circondato da numerose iniziative che permettono al territorio di avvicinarsi ai Giochi e ai loro valori più profondi. Tra queste si distingue l’iniziativa promossa dai tre Rotary Club di Lecco – Rotary Lecco, Rotary Le Grigne e Rotary Lecco Manzoni – che hanno organizzato alla Sala Ticozzi l’evento “Staffetta dei costruttori di pace”, rivolto agli studenti per far comprendere loro il significato dello sport come strumento di crescita, dialogo e costruzione di pace.

La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali. Il cuore dell’evento è stato la tavola rotonda “Pace e Olimpiadi”, durante la quale si sono confrontati rappresentanti del mondo sportivo e istituzionale. Luciano Gualzetti, già direttore di Caritas ambrosiana, ha evidenziato come lo sport possa svolgere un ruolo fondamentale nel prevenire forme di disagio sociale e promuovere l’inclusione. Accanto a lui sono intervenuti il paratleta olimpico Federico Pelizzari (con un videomessaggio) e il paratleta Fabio Triboli, che hanno raccontato la loro esperienza di resilienza e impegno, mostrando ai ragazzi quanto la determinazione possa trasformare le difficoltà in punti di forza. L’atleta olimpico Nicola Ripamonti ha portato invece la prospettiva di chi vive la competizione al massimo livello, sottolineando come la disciplina e la responsabilità siano elementi imprescindibili del percorso sportivo.

Uno dei momenti più attesi è stato l’intervento di Roberto Daneo, responsabile del programma per la Tregua Olimpica della Fondazione Milano-Cortina 2026. Rivolgendosi agli studenti, Daneo ha spiegato come l’arrivo dei Giochi rappresenti un’opportunità concreta per i territori coinvolti: «Le Olimpiadi porteranno sicuramente investimenti, un posizionamento nuovo della Valtellina, della Lombardia complessivamente, un rafforzamento della propria immagine come hub e polo di sport invernali. Porteranno anche tanti altri elementi di eredità, anche immateriale, quindi una maggiore capacità di attività fisica da parte delle persone, perché su questo abbiamo investito molto per lavorare». Daneo ha poi concentrato l’attenzione sul tema della tregua olimpica, sottolineando la straordinaria attualità di questo principio: «E sul tema della tregua, mai tempismo è stato più opportuno, perché soltanto due giorni fa eravamo a New York in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu, dove l’Assemblea ha adottato all’unanimità e con ben 165 Paesi che hanno affiancato l’Italia una risoluzione. Questa risoluzione invita ancora una volta tutti i Paesi a una tregua durante il periodo olimpico e paralimpico, quindi dal 30 gennaio, una settimana prima dell’inizio dei giochi, fino al 22 marzo, una settimana dopo la chiusura dei giochi paralimpici. Sono contento che ci siano queste nuove generazioni ed è su di loro che abbiamo puntato, con un programma di sensibilizzazione sui temi della tregua olimpica, dello sport e della pace». Per il Governatore Stefano Artese, questa tappa ha un significato personale e profondo: «Oggi vogliamo parlare direttamente con gli studenti, senza la mediazione del club o del Rotaract.»

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