
Cronaca / Lecco città
Mercoledì 06 Agosto 2025
Pensiline nuove in via Balicco: pronte, ma nessuno le usa
Dopo oltre due mesi di attesa, le nuove pensiline a Lecco sono finalmente operative, ma il tettuccio troppo piccolo non offre ombra: nelle ore più calde restano inutilizzate e i passeggeri cercano riparo, come prima, contro le pareti del condominio Legnone
Lecco
Pensiline montate e pronte all’uso. Finalmente, verrebbe da dire, visto che erano state annunciate in consiglio comunale come «pronte» entro il 20 luglio e invece sono diventate operative ed “è stato tolto il nastro” bianco e rosso che le cingeva, solamente a inizio settimana. Poco male, anche se il loro “parto” è stato particolarmente lungo e laborioso. Più di due mesi per montare sei moduli-pensilina, come questi, prefabbricati, appaiono davvero un po’ troppi. L’importante è che ci siano, e che funzionino. Sono costati 41mila euro per le casse dell’Agenzia Tpl (trasporto pubblico locale) Como-Lecco-Varese e 21mila circa a carico del Comune.
Le pensiline nuove sono del modello Oleron in acciaio zincato verniciato color alluminio, mentre le pareti laterali delle stesse sono in vetro. Il tettuccio è in policarbonato alveolare anti-raggi ultravioletti, ma è troppo piccolo (d’altronde il modello non consente alla tettoia di sporgere ulteriormente) per creare un effetto ombra e, infatti, nelle ore più calde, a metà mattina, nessuno si può sedere sulle panchine o stare sotto le tettoie perché non offrono alcun riparo. E la gente si assiepa, come avveniva quando non c’erano, sotto le pareti del condominio Legnone per trovare riparo dalla calura. Di sicuro, però, queste pensiline verranno utili in autunno e inverno, visto che sembrano più progettate per proteggere dalla pioggia che dal sole.
Ogni “modulo”, comunque, è lungo cinque metri e ognuno di questi “moduli” ha una panchina per due, massimo tre persone, ed è dotato di un cestino per l’indifferenziata “da passeggio”. Mancano completamente, per ora, le indicazioni delle tratte coperte dalle varie linee presenti dentro le pensiline. Ma le bacheche ci sono e, ci si augura, saranno presto riempite di informazioni per l’utenza. Restano delle “paline” con gli orari, in parte nuove e in parte appiccicate a un cartone ed esposte agli agenti atmosferici (ma stanno resistendo). Da quel che è dato capire, per ora in via Balicco, in queste fermate “in discesa”, sono poste le linee D35 e D55, così da sgravare la zona della stazione da ulteriori pullman, ma potrebbero essere dirottate lì anche la D20 e la D60, almeno questo aveva ipotizzato l’assessore alla Viabilità Renata Zuffi nella commissione V del 17 maggio scorso.
In pratica è una “prova generale” dell’hub che dovrebbe essere costruito nell’area verde del condominio Legnone, se e quando sarà espropriato. Ma l’esperimento non va benissimo: chi vive da quelle parti più volte sente i clacson a distesa dei bus che trovano le auto posteggiate dentro la rotonda di uscita dall’attraversamento. Auto che attendono chi arriva con i bus in via Balicco all’imbocco della scalinata della stazione, del sottopasso. E che ingombrano la rotonda rendendo impossibili le manovre. Ma questo con le pensiline non ha nulla a che fare.
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