
Cronaca / Lecco città
Martedì 10 Giugno 2025
Ponte Kennedy: enti al lavoro per evitare la soppressione di una corsia
Due i nodi da sciogliere: il calibro stradale e il peso dei tubi
Lecco
Sono due gli ostacoli da affrontare verso il salvataggio delle tre corsie sul ponte Kennedy. Dall’incontro tra enti locali e i tecnici di Anas e Regione svoltosi lunedì mattina sono emersi i dettagli del tentativo che verrà effettuato nelle prossime settimane per provare a garantire la convivenza tra le tre corsie e i tubi del teleriscaldamento. Di fatto, è una corsa contro il tempo: la posa dei tubi sul viadotto dovrebbe svolgersi entro l’estate.
Il primo ostacolo è il calibro stradale. Il progetto redatto anni fa da Acinque Energy Greenway, la società che si sta occupando del teleriscaldamento, prevedeva di far passare i tubi sotto il fondale dell’Adda. In seguito, quest’ipotesi è stata accantonata perché i costi erano troppo alti mentre a bocciare l’idea di far passare i tubi “appesi” al ponte è stata la Soprintendenza.
Ci si è quindi concentrati sulla terza opzione: inserire le due coppie di tubi sul lato nord del ponte, sotto il marciapiede di destra uscendo da Lecco. Ciò richiede l’allargamento del marciapiede, che diventerebbe ciclopedonale, e l’inserimento del guard rail verso la strada. La riduzione del calibro stradale che ne deriva impedisce per legge il mantenimento delle tre corsie. Nei prossimi giorni il Comune di Lecco, ovvero l’ente che formalmente ha la competenza sulla gestione del ponte, verificherà con Acinque Energy Greenway la possibilità di sviluppare una soluzione progettuale diversa.
Qualora fosse effettivamente trovata un’alternativa, che comunque dovrebbe ricevere il via libera della Soprintendenza, sul tavolo rimarrebbe il secondo ostacolo, ovvero il peso. A causa di alcuni ammaloramenti, infatti, la struttura del ponte Kennedy, risalente agli anni Cinquanta del secolo scorso, non è in grado di sopportare contemporaneamente il peso dei tubi e di una viabilità a tre corsie a meno di un intervento di consolidamento strutturale da due milioni di euro.
Dall’incontro tra le istituzioni sarebbe emersa una generale disponibilità a collaborare nel recupero di queste risorse. «Si è trattato di un incontro positivo. – commenta il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni - L’obiettivo è quello, se le condizioni tecniche lo consentiranno, di mantenere il ponte Kennedy a tre corsie. Ciò sarà possibile solo una volta verificato l’ingombro effettivo della carreggiata da parte del teleriscaldamento e le distanze previste dalla norma relativa alle nuove protezioni installate. Un altro tassello importante è stato l’impegno condiviso a recuperare eventuali risorse per il futuro intervento di consolidamento strutturale del ponte, che ammonterebbe a circa 2 milioni di euro».
La stessa Anas si sarebbe detta disponibile a contribuire economicamente alla realizzazione dell’intervento. Del resto, il ponte Kennedy è fondamentale per la gestione dell’impatto sulla viabilità derivante da emergenze sul ponte Manzoni e la statale 36. «È importante per il territorio non perdere la terza corsia sul ponte Kennedy. Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione al problema derivante dal passaggio dei tubi del teleriscaldamento» conclude il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli. A fronte di una rete viabilistica spesso sotto pressione, il salvataggio delle tre corsie sul ponte Kennedy è ritenuto indispensabile.
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