Riaperto il sentiero Resegone

Dopo l’intervento di Geomont srl, si può tornare a percorrere in sicurezza il sentiero. Il Cai invece è impegnato nella riqualificazione della ferrata Contessi.

Lecco

È stato riaperto dopo tre mesi e mezzo di chiusura il sentiero 5 del Resegone. Lo scorso 17 novembre il Comune di Lecco ha revocato l’ordinanza contingibile e urgente con cui il 4 agosto era stato introdotto il divieto di transito su quel percorso, una delle vie più utilizzate per raggiungere la vetta del Resegone dai piani d’Erna

. Il provvedimento si era reso necessario dopo che nei giorni precedenti si era verificata una frana tra la località pian della Bedoletta e il passo del Fò, dopo l’intersezione con il Canale Comera, a circa 1300 metri di quota. Cadendo i massi avevano strappato alcune catene di sicurezza posizionate nei punti più esposti del tratto per aiutare gli escursionisti.

A fine ottobre palazzo Bovara aveva affidato l’incarico di ripristinare il tracciato e posare i nuovi corrimano alla società lecchese Geomont srl per una spesa di quasi sei mila euro. Al termine dei lavori, il sentiero è stato riaperto. Sarà invece chiuso fino al 12 dicembre il tratto del sentiero 559 “Ger” tra la bocchetta del Medale e la cima del Coltignone. In questo caso è la sezione di Lecco del Club alpino italiano a portare avanti un intervento di manutenzione straordinaria del tracciato. Sempre il Cai di Lecco ha sviluppato un progetto per la riqualificazione della ferrata Simone Contessi al monte Due Mani, chiusa da metà agosto a causa di ripetuti smottamenti. L’intervento è stato presentato il 10 settembre in un evento presso l’auditorium di Officina Badoni e vale complessivamente 135mila euro.

La via parte dalla strada per Morterone a una quota di circa 900 metri e si sviluppa sul versante sudovest del monte Due Mani. La ferrata è stata attrezzata nel 1980 dalla sottosezione Cai Ballabio e successivamente sistemata nel 1999 e dedicata all’alpinista Simone Contessi, giovane promessa dell’alpinismo ballabiese deceduto sul Sass Pordoi a causa di un fulmine che aveva tranciato la corda a pochi metri dalla vetta. Si compone di cinque diversi segmenti, collegati tra loro da un sentiero non attrezzato. Il progetto di riqualificazione prevede la sostituzione delle catene con 650 metri di funi, la sostituzione degli ancoraggi e l’adeguamento della cartellonistica

. Per sostenere il progetto è possibile effettuare una donazione sul sito di fondazione comunitaria del lecchese. La raccolta fondi ha già raggiunto quota 20.400 euro. In questi mesi il Cai Lecco si sta occupando anche del restauro del bivacco Locatelli in cima al monte Due Mani. L’intervento dovrebbe essere completato entro la fine della prossima estate.

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