Rigamonti-Ceppi, ecco la nuova cabina elettrica: addio al generatore diesel

Dopo mesi di polemiche tra Comune e Calcio Lecco , l’impianto dello stadio potrà finalmente funzionare senza rischio di interruzioni e nel rispetto dell’ambiente.

Lecco

Lo stadio Rigamonti-Ceppi da oggi è più luminoso che mai. La ditta Livio Impianti di Cesana Brianza, con una grande autogru noleggiata da Battazza Trasporti, ha posato il container attrezzato che ospita la nuova cabina elettrica di trasformazione da media a bassa tensione della rete. Così l’impianto di illuminazione dello stadio, dopo una querelle Comune-Società Calcio Lecco 1912 srl che durava dalla promozione del Lecco in B, ora potrà funzionare senza più timori di interrompere il flusso della corrente alle torri faro, realizzate anch’esse a tempo di record dopo la promozione in Cadetteria, a luglio 2023.

Tutto è bene quel che finisce bene, insomma: «Abbiamo provveduto a trasportare qui il container attrezzato – ha spiegato il responsabile tecnico di Livio Impianti dell’installazione della cabina elettrica – grazie a questa gru, dopodiché l’abbiamo posata a terra, nel parcheggio e ora attendiamo l’arrivo dei tecnici di Enel Energia per l’allaccio della cabina alla rete. Dopo di che (con i tubi e i cavi che saranno collegati in giornata) ci allacceremo all’impianto dello stadio così da escludere completamente il generatore diesel».

Insomma, il generatore oggetto di polemiche sia per la sua vetustà che, soprattutto, per l’inquinamento che generava a causa del combustibile fossile che consumava, se ne può andare in pensione. Con tanti ringraziamenti da parte dei tifosi del Lecco oramai abituati sia all’odore che al rumore prodotto dal vecchio impianto di alimentazione della corrente per l’illuminazione dello stadio. Andava ininterrottamente per 5-6 ore ogni volta che il Lecco giocava in casa o quando c’era bisogno di fare un evento in notturna. Ma pur avendo sempre svolto il suo dovere, era sempre a rischio di spegnimento e per questo aveva fatto temere al presidente Aniello Aliberti guasti durante la partita che gli sarebbero potuti costare una figuraccia in mondovisione (streaming su Wifi Sky) e tre punti di penalizzazione per la partita persa a tavolino. Un qualcosa del genere stava per succedere lo scorso 16 novembre 2025 quando, prima della partita, si erano spente le torri faro per qualche minuto, facendo temere il peggio.

Dopo quell’episodio il presidente del Lecco, Aniello Aliberti, si era fatto latore di un messaggio chiaro nei confronti del Comune: «O ci sediamo al tavolo per parlare della possibilità concreta ed entro l’anno di fare la cabina elettrica, o io porto il Lecco a Zanica», dal presidente dell’Albinoleffe e amico di Aliberti, Gianfranco Andreoletti. A quello «sfogo» (che tale non era, il pericolo di «trasferta» era reale), seguirono diversi incontri tra l’assessore allo Sport, Emanuele Torri, il sindaco, Mauro Gattinoni, e la società bluceleste dai quali scaturì la soluzione: in attesa di disporre della progettazione definitiva del locale che ospiterà la nuova cabina elettrica, si proceda con la posa di un container con relativa dotazione tecnica. Detto-fatto. Mancano solo alcuni collegamenti, ma sicuramente per Lecco-Triestina dell’11 gennaio 2026, ore 17.30, la nuova cabina sarà operativa e il Rigamonti-Ceppi sarà illuminato senza odori, rumori o inquinamento di sorta.

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