Riparata la pista di atletica del Bione

L’assessore Sacchi: “Restituiamo agli atleti uno spazio adeguato”. Resta il nodo del riscaldamento al rettilineo indoor e del Nameless.

Lecco

Gli ammaloramenti alla pista di atletica del centro sportivo Bione sono stati riparati. «Sono stati effettuati – spiega l’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi – interventi mirati sul tratto finale del pistino del lancio del giavellotto, sulla partenza dei 100 metri del rettilineo di corsa lato lago e su tre fasce lungo il rettilineo di corsa, sempre sul lato lago. L’intervento, realizzato senza alcun onere per il Comune grazie alla disponibilità di Tipiesse, consente finalmente di restituire agli atleti uno spazio adeguato per gli allenamenti».

La notizia della presenza di ammaloramenti in diversi punti della pista, emersa lo scorso giugno, aveva suscitato forti polemiche in città perché la struttura era stata completamente riqualificata solo cinque anni fa, nel 2020. Un sopralluogo congiunto effettuato da amministrazione comunale, gestore del centro sportivo, Atletica Lecco e Tipiesse, l’impresa che aveva effettuato i lavori, aveva permesso di verificare la situazione della pista. Nel dettaglio, lo strappo di un tratto di manto aveva portato alla luce uno spessore della gomma ben inferiore ai minimi richiesti dal progetto esecutivo e dai regolamenti Fidal. Atletica Lecco aveva sottolineato fin da subito che gli interventi di ripristino puntuale proposti dall’impresa non avrebbero del tutto risolto il problema e aveva invitato l’amministrazione a prendere in considerazione soluzioni più approfondite, anche in vista del rinnovo dell’omologazione Fidal prevista nel 2028.

«Questo intervento di manutenzione straordinaria – aggiunge Sacchi - si aggiunge ai tanti che, come amministrazione, abbiamo realizzato in questi anni sul centro sportivo, a partire da quelli dedicati agli spazi esterni per 2 milioni e 395mila euro per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione della pista di atletica, del rettilineo indoor e dei nuovi spogliatoi per il campo 1. Questo intervento è stato realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia e alla collaborazione con le associazioni che vivono il Bione».

Anche intorno al rettilineo indoor, lo scorso inverno, si era sviluppata una forte polemica. L’assenza di un impianto di riscaldamento, infatti, determina la formazione di condensa nella struttura, con tanto di acqua che piove sulla pista, e la rende di fatto inutilizzabile per la società nei giorni più freddi, nonostante la struttura sia stata pensata proprio per permettere agli atleti di allenarsi con le basse temperature. Solo con il progressivo allentarsi del freddo l’utilizzo della struttura da parte dell’Atletica era aumentato fino a raggiungere le 100 ore circa all’inizio dell’estate.

Sullo sfondo, per altro, rimane la questione di Nameless: fin da quando è stato annunciato il ritorno della manifestazione al Bione, l’Atletica ha evidenziato quanto sia importante avere a disposizione la pista tra maggio e giugno per gli allenamenti, nonché la necessità di un impegno degli organizzatori dell’evento nella tutela delle strutture utilizzate dagli atleti. Le interlocuzioni con l’amministrazione e Nameless su questi nodi sono in corso.

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