Sanità, 22 milioni per l’ospedale Manzoni: nuova sala operatoria e lavori antincendio

Approvato dalla Giunta regionale il piano di investimenti in sanità 2025-2031: 22 milioni destinati all’ospedale di Lecco. Trivelli: «Segnale di attenzione al territorio». Piazza: «Sala operatoria ibrida già operativa dal 2025»

Lecco

Sorride il direttore generale di Asst Lecco, Marco Trivelli. Ieri, infatti, la Giunta di Regione Lombardia ha approvato il nuovo piano degli investimenti in sanità per il periodo 2025-2031, con l’obiettivo di potenziare infrastrutture, tecnologie e qualità dell’assistenza sanitaria. Tra le risorse stanziate, ben 22 milioni di euro sono destinati all’ospedale Manzoni di Lecco, a conferma dell’attenzione verso il territorio e della volontà di rafforzare i servizi sanitari locali con interventi mirati e strategici.

Nel dettaglio, i fondi saranno così ripartiti: 16 milioni e 200mila euro saranno impiegati tra il 2026 e il 2027 per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’impianto antincendio, nell’ambito degli interventi di adeguamento strutturale. Si tratta di lavori pianificati da tempo, ma finora rimasti in attesa di finanziamento.

Sono inoltre confermati 5 milioni e 800mila euro, già a bilancio per il 2025, che finanzieranno la realizzazione di una sala operatoria ibrida, dotata di tecnologie avanzate per garantire interventi chirurgici più rapidi, efficaci e sicuri.

Per sala operatoria ibrida si intende un ambiente in cui diagnostica per immagini e chirurgia operano in sinergia: il chirurgo, durante l’intervento, può visualizzare in tempo reale gli esiti del proprio atto operatorio e adattare di conseguenza la procedura.

Un passo avanti significativo per il «Manzoni» di Lecco, già punto di riferimento per numerosi interventi e cure.

Particolarmente soddisfatto Mauro Piazza, sottosegretario alla Presidenza della Regione, che ha sempre espresso fiducia nell’operato di Trivelli e ora lo affianca nel sostenere le richieste strategiche per fare in modo che il «Manzoni» giochi un ruolo sempre più centrale anche per le province di Sondrio e Bergamo. «Queste risorse rappresentano un segnale concreto dell’impegno di Regione Lombardia per il territorio lecchese – spiega Piazza –. L’obiettivo è potenziare le strutture esistenti, migliorare la qualità delle cure e garantire ambienti più sicuri, sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. La sala operatoria ibrida sarà operativa già a partire dal 2025, mentre gli interventi strutturali seguiranno nel biennio successivo».

Con questo piano, la Regione punta a rendere più moderna e resiliente la rete ospedaliera lombarda, distinguendo sempre più gli ospedali come luoghi deputati alla cura delle patologie complesse e acute, e assegnando alla medicina territoriale la gestione delle cronicità e dei pazienti fragili.

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