Sondrio e Lecco, l’immigrazione
cambia il volto delle province

Dai permessi di lungo periodo alle nuove cittadinanze: i dati 2025 raccontano una presenza straniera sempre più stabile e centrale nella vita sociale ed economica del territorio

Lecco - Sondrio

Sondrio e Lecco, due territori tra montagne e lago, stanno vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda: l’arrivo e la stabilizzazione di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo stanno ridisegnando il volto sociale ed economico delle due province lombarde. I numeri del Dossier Statistico Immigrazione 2025 lo confermano: la presenza straniera cresce, cambia natura e si radica, portando con sé nuove sfide ma anche opportunità per il futuro delle comunità locali.

A Sondrio, al 31 dicembre 2024, risiedevano 11.435 cittadini stranieri, pari al 6,4% della popolazione provinciale. Si tratta di un incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Più della metà dei soggiornanti non comunitari (58,3%) possiede un permesso di lungo periodo, uno dei valori più alti in Lombardia: un indicatore che testimonia una significativa stabilizzazione sul territorio. Il numero dei permessi di soggiorno a termine, tuttavia, è in lieve calo: 8.978, con motivazioni prevalentemente legate alla famiglia (34,5%) e alla protezione internazionale (21,4%).

A Lecco, la crescita della popolazione straniera è più marcata. I residenti stranieri sono 28.031, l’8,4% della popolazione, con una variazione annua del 2,3%. Anche qui il dato dei permessi di lungo periodo è significativo, pari al 52,8%, a conferma di un processo di radicamento ormai ben avviato. Lecco si distingue inoltre per un’elevata quota di permessi rilasciati per motivi familiari (47,4%) e per il dato sulla protezione internazionale (13,4%).

In entrambe le province si registra una forte presenza di minori, a conferma di un fenomeno ormai intergenerazionale: il 21% dei residenti stranieri lombardi ha meno di 18 anni e una parte importante è nata in Italia. Questo elemento è ben visibile anche nelle scuole, dove gli studenti stranieri rappresentano il 17,7% degli iscritti regionali.

Sondrio e Lecco si configurano dunque come contesti di immigrazione consolidata, caratterizzati da una buona continuità nelle presenze e dalla prevalenza di percorsi familiari e lavorativi stabili. A Sondrio, ad esempio, il tasso di acquisizione della cittadinanza è tra i più alti della regione: l’8,1%. Tale dinamica racconta un’integrazione che, pur lontana dai grandi numeri delle aree metropolitane, procede con radici sempre più profonde nel tessuto sociale e territoriale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA