Tirano-Milano, da oggi tornano i treni
Ma tra un mese ancora cantieri

Da venerdì 14 a domenica 16 novembre sarà chiusa ancora la ferrovia del lago, tra Colico e Lecco, mentre dal 19 al 21 dicembre il tratto interessato dai cantieri sarà totalmente valtellinese, riguardando la porzione di territorio che va dal capolinea nord, ossia Tirano, fino alla stazione di Morbegno

Sondrio

Dopo i tre mesi di cantieri estivi, quello che si è concluso ieri sera è stato il secondo fine settimana di pullman sostitutivi lungo parte della linea Tirano-Milano. Un weekend segnato dalla rissa avvenuta su un mezzo fra un gruppo di giovani al rientro da una serata nei locali nella zona.

La scelta di riproporre i bus è stata una misura indispensabile assunta da Rete ferroviaria italiana - con riflessi sul servizio di Trenord, che ha dovuto rimodulare le proprie corse e predisporre parecchi mezzi - in vista dei Giochi invernali 2026: da venerdì mattina a ieri sera, infatti, tra Colico e Lecco sono proseguiti i cantieri di manutenzione straordinaria e di potenziamento infrastrutturale previsti dal piano olimpico: giusto per menzionarne alcuni, la sistemazione delle stazioni di Mandello e Lierna o - ancora - il tanto atteso sottopasso a Bellano per la soppressione del passaggio a livello.

IA tal proposito, vale la pena ricordare che altri due weekend di lavori sui binari sono già stati programmati da Rfi per i mesi da qui alla fine dell’anno. E così, da venerdì 14 a domenica 16 novembre, sarà chiusa ancora la ferrovia del lago, tra Colico e Lecco, mentre dal 19 al 21 dicembre il tratto interessato dai cantieri sarà totalmente valtellinese, riguardando la porzione di territorio che va dal capolinea nord, ossia Tirano, fino alla stazione di Morbegno.

Come documentato a più riprese proprio su queste colonne, per i passeggeri i problemi in questi casi non sono mai pochi, purtroppo. Da una parte, la capienza limitata dei pullman: non è minimamente paragonabile, del resto, a quella dei convogli, che possono contenere centinaia e centinaia di persone. Dall’altra, la fatica di dover cambiare almeno tre mezzi per andare dalla Valtellina a Milano: una questione non da poco per gli anziani e per le persone con disabilità, ma anche per quanti viaggiano con bagagli e zaini particolarmente pesanti. Senza considerare, poi, uno dei temi principali di questa linea, emersi in modo particolare negli ultimi anni: l’effetto overtourism delle principalità località del lago di Como, con affluenze record in determinate fasce orarie, ma comunque ormai diluite lungo tutto l’anno. Così è stato venerdì sera - un tranquillissimo venerdì di metà autunno, non certo in piena estate - quando nel piazzale della stazione a Lecco ad aspettare il pullman c’erano almeno cinquecento passeggeri, tra turisti e pendolari (lavoratori o studenti, poco importa) di ritorno a Sondrio.

Da oggi poi tornano in funzione i treni su tutta la linea. Sperando che il loro ritorno non sia salutato ancora una volta da cancellazioni e ritardi. I viaggiatori valtellinesi ormai ci hanno fatto l’abitudine.

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