
Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Ottobre 2025
Tre condomini nell’ex Vellutificio di Rancio
Presentato il progetto di riconversione dell’ex area industriale nel quartiere di Lecco
Lecco
Tre condomini da 16 metri, ovvero cinque piani, per una superficie totale di 5800 metri quadri. È questo il futuro che attende l’ex Vellutificio Redaelli di Rancio, un’area industriale da tempo abbandonata lungo via Padre Domenico Mazzucconi. Il progetto per la riqualificazione, con il relativo cambio di destinazione d’uso da produttivo a residenziale, è stato presentato ieri sera in commissione urbanistica nell’ambito di una procedura avviata lo scorso dicembre. Sono previsti 85 posti auto privati e 116 abitanti virtuali, visto che la legge regionale stabilisce un parametro teorico di 50 metri quadri per ogni abitante. Come spiegato dall’amministrazione, però, il progetto edilizio di dettaglio al momento manca, pertanto non è dato sapere quanti appartamenti verranno realizzati e che dimensione avranno.
Sul progetto edilizio di dettaglio saranno poi coinvolti i tecnici del comune e la commissione paesaggio. «Il privato – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi – ha presentato una perizia asseverata che ha certificato lo stato di dismissione dell’immobile e la presenza delle criticità previste dall’articolo 40bis della legge regionale 12. L’istruttoria del Comune ha avuto esito positivo, verificando la presenza di criticità legate a salute, sicurezza idraulica, degrado ambientale, urbanistico e sociale. A fine luglio sono stati completati i lavori di smaltimento dell’amianto».
Tra le opere previste «a scomputo», cioè in riduzione, degli oneri di urbanizzazione c’è un’area verde, l’asfaltatura di un tratto di via Mazzucconi e un marciapiede per complessivi 200mila euro. Le opere aggiuntive, cioè “non a scomputo” ma frutto della trattativa tra Comune e privato, valgono in tutto quasi un milione di euro. «Saranno create due autorimesse ad uso pubblico per complessivi quaranta posti auto – ha aggiunto l’architetto Visco Gilardi, responsabile urbanistica di palazzo Bovara – e uno studio per il medico di medicina generale di 132 metri quadri con un’area esterna di 120 metri quadri. In aggiunta verrà sistemata via Sala Giovanni Battista e ci sarà la manutenzione ordinaria del ponte di via Tirabagia». Dopo l’approvazione del permesso di costruire convenzionato, che dovrebbe avvenire nel prossimo consiglio comunale, prenderà il via la demolizione dell’area e la bonifica del sottosuolo, anche se, come precisato dall’architetto Gilardi, il privato ha già avviato le interlocuzioni con Arpa. Critiche da parte delle minoranze. «Abbiamo bisogno di ristrutturare case vecchie, non di fare case nuove – ha attaccato il leghista Stefano Parolari -. Mi aspettavo che quella cosa lì diventasse un parco con un parcheggio o una zona di case popolari. Stiamo costruendo un altro disastro urbanistico. Il problema di quella zona è una viabilità inadeguata, a partire dal calibro di via Mazzucconi, e nessun posto dove lasciare le auto. Il nostro interesse pubblico dovrebbe essere dare spazio, non restringerlo. Stiamo creando dei problemi in più. Per i cittadini che vivono lì è meglio l’area dismessa che non avere altre 150/200 persone in più».
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