Tropenscovino (Pd): «Azione si contraddice»

Il segretario provinciale del Pd, Manuel Tropenscovino, critica la scelta di Azione di sostenere Mauro Fumagalli alle comunali di Lecco

Lecco

«Azione a Merate si è presentata con noi, a Valmadrera con il centrodestra e a Lecco sostiene Mauro Fumagalli. Il problema di Merate ce lo porremo ma loro dovrebbero chiarirsi con loro stessi. Noi siamo coerenti e abbiamo le idee chiare».

Bastano poche parole a Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del Partito democratico, per fotografare il solco creatosi negli ultimi giorni tra il Pd ed Azione dopo la scelta del partito di Carlo Calenda di sostenere, assieme a Insieme, Appello per Lecco e gruppo Per Lecco, la candidatura di Mauro Fumagalli alle prossime comunali.

Solo nelle prossime settimane si capirà se questo solco avrà ripercussioni anche sulla seconda città più popolosa della Provincia, ovvero Merate, dove Mattia Muzio, referente locale di Azione, è assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici nella giunta del dem Mattia Salvioni.

«Alcune delle realtà con cui Azione ha fatto l’accordo – ribadisce Tropenscovino – hanno come unico obiettivo programmatico quello di mandare a casa Gattinoni. Dire di voler far parte del centro e voler andare oltre il bipolarismo è un modo carino per non scegliere da che parte stare. La riapertura della Piccola, la prossima inaugurazione del teatro della Società, l’ampliamento della rete di servizi sociali sono solo alcuni dei risultati concreti ottenuti dall’amministrazione di centrosinistra. Abbiamo sempre detto che saremmo stati disponibili a costruire un programma partecipato con chi ci stava a partire dal nome di Mauro Gattinoni. Per mesi Azione ci ha fatto la morale dicendo che tutti anteponevano i nomi ai programmi poi hanno sostenuto un candidato che in conferenza stampa ha dichiarato di non avere ancora un programma. È un atteggiamento ipocrita».

A inizio 2026 gli amministratori locali lecchesi saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente della Provincia.

«Oltre ad Avs e ai sindaci della nostra area, il nostro interlocutore per le provinciali sono i civici – sottolinea Tropenscovino –. Quali sono i numeri di Azione sul territorio? Intendiamo parlare con chi rappresenta gli amministratori».

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