
Cronaca / Lecco città
Lunedì 09 Ottobre 2017
Un altro pezzo di storia se ne va
Addio all’ex polverificio Piloni
L’edificio sta per trasformarsi in condominio con parcheggi
Risale alla seconda metà dell’800, tra i primi esempi di industria moderna
Un altro pezzo di storia dell’industria lecchese sta per scomparire.
Da giorni gli operai sono al lavoro per la messa in sicurezza dell’area dell’ex polverificio Piloni a Bonacina, dove presto ciò che resta della storica azienda di polveri da sparo lascerà il posto ad un nuovo complesso residenziale.
Proprio come era già accaduto qualche anno fa per la vicina struttura dell’ex cartiera Cima, anche quest’area è destinata a ospitare nuove abitazioni, parcheggi e un piccolo parco pubblico. Per il momento ruspe ed escavatori hanno abbattuto solo le parti pericolanti, dove si erano già verificati alcuni crolli, spianando il terreno che circonda ciò che rimane della grande struttura centrale dell’arsenale Piloni, un edificio industriale della seconda metà dell’ ‘800 che per decenni è rimasto in piedi a silenziosa testimonianza di uno dei capitoli più importanti della storia economica della città. Il polverificio Piloni, insieme alla cartiera Cima e al laminatoio di Malavedo, fu tra i primi esempi di industria moderna a Lecco, con strutture non riadattate ma costruite ex novo nell’ottica di soddisfare tutte le esigenze produttive. Una prospettiva inedita in quegli anni per Lecco, che nel caso del polverificio Piloni si concretizzò in un sistema complesso e ingegneristicamente all’avanguardia, di cui rimangono ancora oggi significative tracce tra Bonacina e la località Sant’Egidio, come alcuni canali di scolo e canalizzazione dell’acqua e le rotaie che collegavano la fabbrica con i magazzini posizionati lungo il torrente Caldone.
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