Venduta l’Isola Viscontea: in arrivo un progetto turistico

A rilevarla è stata una società italiana che avvierà un progetto di sviluppo turistico-ricettivo. Il prezzo resta riservato, ma si tratta di un’operazione definita «di grande prestigio»

Lecco

L’isola viscontea è stata venduta. «L’ha comprata una società italiana che avvierà un’operazione di sviluppo turistico ricettivo. Il prezzo è riservato. Siamo molto contenti, è una vendita che ci dà un grande lustro. Siamo gli unici che siamo riusciti a fare questo tipo di operazione» ha dichiarato Carlo Molteni, della Molteni Real Estate, agenzia che ha curato la vendita. La nascita dell’isola viscontea è strettamente legata al vicino ponte Azzone Visconti. Durante il XV secolo, in più fasi, il viadotto fu allungato con l’aggiunta di tre arcate alle otto già esistenti. L’operazione mirava a impedire le periodiche esondazioni del lago e portò alla creazione di un accumulo di detriti a circa una decina di metri dal lungolago di Pescarenico.

Le prime mappe che ritraggono l’isola, benché senza l’abitazione, risalgono al 1723 e al 1753, successivamente alla ridefinizione dei confini lungo l’Adda tra il ducato di Milano, conquistato dagli Asburgo con la pace di Utrecht del 1713, e la repubblica di Venezia. Originariamente l’isola veniva utilizzata come un fortino di difesa e come presidio militare, per poi essere trasformata in una casa di pescatori. L’unico edificio presente sull’isola è stato abitato fino al 1956 quando gli ex proprietari si videro negare il permesso di realizzare un ponte che collegasse l’isolotto alla terra ferma, e per questo motivo la abbandonarono. L’isola viscontea dispone di un giardino di 1500 metri quadri e una casa attualmente da 146 metri quadri con 9 locali, due bagni e tre camere. Il fabbricato, in realtà, potrebbe arrivare anche a 250 metri quadri.

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