
Cronaca / Lecco città
Lunedì 14 Marzo 2016
Verso i nuovi cantoni
Il sindaco di Lecco
«Teniamo unito il lago»
Lecco, si insedierà venerdì il tavolo provinciale. I territori lariani contro lo smembramento in tre parti. Brivio: «Noi assolutamente contrari a questa soluzione»
«Lo smembramento del lago in due o addirittura tre parti ci vede fortemente contrari: il Lario deve restare unito. E in più bisogna guardare verso Monza».
Sono queste le convinzioni che Virginio Brivio, sindaco della città capoluogo, farà presente anche venerdì prossimo, quando a Lecco si insedierà il tavolo provinciale presieduto dal sottosegretario regionale Daniele Nava e al quale siederanno i sindaci del territorio, il presidente della Provincia Flavio Polano e i rappresentanti delle istituzioni economiche, Camera di commercio in primis.
Sarà da questa realtà (e dagli altri tavoli provinciali che verranno attivati in tutti i territori) che uscirà secondo le aspettative una soluzione condivisa riguardo i nuovi confini da dare agli enti di area vasta. L’ipotesi del presidente Maroni, di contro, è già nota: 8 “cantoni”, con Lecco apparentata a Monza in quello denominato “Brianza”, ricalcando i contenuti geografici della riforma sanitaria. In questa visione, il Lario verrebbe spezzettato in tre parti: la sponda orientale con Lecco, quella occidentale con Como e l’area superiore con Sondrio.
Uno smembramento contro il quale i territori lariani hanno già espresso tutta la loro contrarietà. E il primo cittadino non è da meno. «Siamo assolutamente contrari a questa soluzione: fin da subito abbiamo sottolineato la necessità di non dissolvere il legame che unisce Lecco a Como – ha ribadito ieri -. Nel quadro di uno sviluppo della nostra attrattività turistica e affrontando il discorso dei nodi infrastrutturali verso la Svizzera, ma anche ragionando sul potenziamento della navigazione, il rapporto con Como è fondamentale. Questo è un brand caratteristico che deve costituire un punto di partenza».
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