Violenze in Comune, la condanna del Pd. «Ora la destra prenda le distanze dai Camerati»

Dopo i fatti avvenuti ieri, 28 aprile, a Lecco, il Partito Democratico interviene con una nota congiunta firmata dal Segretario provinciale Gianmaria Tropenscovino e dal Segretario cittadino Manuel Crimella.

«Ieri, in Largo Montenero, si è registrata una partecipata risposta all’iniziativa di alcuni nostalgici. È ora di prenderne atto», si legge nel comunicato. Ferma la condanna anche verso “le violenze di pochi” davanti al Municipio, definite “atti inaccettabili, lontani dalla dialettica democratica”, senza tuttavia rinunciare a lanciare un’accusa diretta ai partiti di centrodestra.

Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, secondo i due segretari dem, «si indignano per le violenze solo a posteriori» e non avrebbero preso posizione rispetto a quanto accaduto nei pressi dello Stadio, dove una manifestazione organizzata da un gruppo firmato “i camerati” avrebbe visto anche la presenza di un rappresentante del Consiglio provinciale.

Tropenscovino e Crimella chiedono che i segretari cittadini e provinciali della destra prendano le distanze, sottolineando che chi siede nelle istituzioni dovrebbe interrogarsi sull’opportunità di continuare a farlo dopo aver partecipato a iniziative che richiamano esplicitamente il periodo fascista. «L’antifascismo è un valore costituzionale, che deve appartenere a chi rappresenta i cittadini», ricordano.

Dal PD arriva inoltre l’appello alla coerenza: dopo le condanne degli episodi avvenuti davanti al Municipio, si chiede una condanna altrettanto chiara per quanto successo allo Stadio, dove – si denuncia – «si è tentato di allontanare la stampa e chiunque osasse avvicinarsi».

«Attendiamo risposte chiare – conclude la nota –. Finora, solo un imbarazzato silenzio».

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