Brivio: esposto in Procura sulla casa di riposo “Frigerio”

Esposto del consigliere Cavalli dopo le dimissioni del direttore sanitario, ma per il presidente Perego «Nas e Ats non hanno riscontrato irregolarità». Solo una sanzione da 3.000 euro per un carrello con farmaci dimenticato

Brivio

In un esposto alla procura, Alfio Cavalli, membro del consiglio di amministrazione della residenza socio assistenziale “Frigerio” di Brivio, sostiene che all’interno della struttura non vengono rispettati i protocolli sanitari.

Per Dante Perego, presidente del consiglio di amministrazione, le cose stanno diversamente. E Nas e Ats, che hanno effettuato i controlli qualche mese fa, proprio in seguito all’esposto, lo hanno certificato.

La vicenda prende avvio verso la fine dello scorso anno quando, come racconta Cavalli, il consiglio di amministrazione apprende delle dimissioni del direttore sanitario Davide Fumagalli. Che, nella sua lettera, spiega di avere assunto la decisione a causa di «insanabili e croniche latenze nei processi decisionali e difficoltà nella gestione assistenziale degli ospiti, pregiudizievoli per la salute e l’incolumità degli stessi, non rispettose delle procedure e dei protocolli sanitari vigenti, e pertanto, non più riconducibili alla responsabilità del sottoscritto».
Quando Cavalli lo viene a sapere, domanda spiegazioni a Perego. Chiede anche venga convocato il direttore sanitario per sentire direttamente dalla sua voce ulteriori spiegazioni. «Dopo tre settimane, non è avvenuto - precisa Cavalli - e allora, per tutelarmi, ho ritenuto di dovere presentare un’informativa alla procura perché nel caso fosse accaduto qualcosa, anche io sarei stato ritenuto responsabile».

Dante Perego, presidente del consiglio di amministrazione, sostiene tuttavia che in casa di riposo tutto funzioni perfettamente, e si rammarica della cattiva pubblicità che potrebbe derivare alla struttura - che ha 128 ospiti - dalla vicenda.
«Quanto racconta Cavalli - assicura - è superato dai fatti. Sulla base del suo esposto, due o tre mesi fa, la procura ha disposto un’ispezione dei NAS e dell’Ats, che non hanno trovato nulla fuori posto. So anche che i carabinieri hanno convocato l’ex direttore sanitario, anche se naturalmente non so che cosa abbia raccontato».

L’unico problema riscontrato dall’Ats ha riguardato un’inezia: un carrello abbandonato con alcune pillole, per cui la struttura è stata multata di 3 mila euro. Perego puntualizza anche aspetti su altre vicende, che ritiene siano state strumentalizzate: «È vero che abbiamo chiuso il bilancio in rosso di 81 mila euro ma solo perché abbiamo deciso di andare incontro alle famiglie che hanno ospiti qui e che sono con l’acqua alla gola. Quanto poi ai 430 mila euro spesi per ristrutturare l’ala delle sue, è vero che non potremo utilizzarla per stanze di degenza, ma questo non significa che abbiamo buttato i soldi. L’Ats ci ha detto che per quello scopo non vanno bene. Le utilizzeremo come uffici. Poi, se dovesse accadere di avere necessità di impiegarle come stanze in circostanze di emergenza, potremo farlo semplicemente togliendo i mobili e inserendo i letti».

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