
Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 06 Maggio 2025
Casatenovo, aggredita dottoressa della guardia medica
Casatenovo
L’aggressione non ha avuto gravi conseguenze, ma «resta la preoccupazione per la conflittualità crescente nei confronti degli operatori sanitari, medici e infermieri, che in realtà operano per il bene dei cittadini». Il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati si unisce al coro di solidarietà espressa a favore della dottoressa della Guardia Medica aggredita mentre svolgeva il turno domenicale da un uomo che le avrebbe sottratto una ricetta medica.
La vittima – una dottoressa – non ha avuto ripercussioni gravi alla sua incolumità, tanto che non avrebbe fatto ricorso alle cure del pronto soccorso. Il responsabile, invece, sarebbe un soggetto con problemi di tossicodipendenza, non nuovo a intemperanze di questo genere, che è stato presto identificato e individuato dai carabinieri della compagnia di Merate dopo la segnalazione del fatto, che è avvenuto nella tarda mattinata di domenica. Decisiva, in questo senso, è stata la descrizione dell’uomo fornita dalla professionista.
Nei confronti dell’autore del grave gesto, da quanto emerso, non è stato adottato alcun provvedimento restrittivo. La vittima si è invece presentata nel pomeriggio dello stesso giorno in caserma, per presentare formale denuncia dell’accaduto. L’uomo avrebbe aggredito la dottoressa soltanto per impossessarsi di una ricetta medica e di un timbro. Non si tratterebbe peraltro del primo episodio di violenza; già nei mesi scorsi, i medici in servizio nelle strutture del meratese avrebbero segnalato situazioni critiche e richiesto maggiori tutele.
«Si tratta di un fatto molto grave – ha commentato il sindaco Galbiati – e alla vittima, che non conosco personalmente, non può non andare la mia solidarietà. Purtroppo si ripetono in modo sempre più frequente episodi di questo tipo contro medici e personale infermieristico. Quando poi avvengono in strutture cui questi lavoratori operano da soli, come accaduto domenica, la preoccupazione aumenta. Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente e a loro va il mio plauso». Più in generale, lascia amareggiati «questo clima di ostilità contro dei professionisti che operano per la nostra salute, che quando devono dire un ‘no’ lo fanno nell’esclusivo interesse del paziente».
In relazione a quanto accaduto in via Monteregio, anche il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Mauro Piazza ha espresso «profonda solidarietà e vicinanza alla dottoressa coinvolta», condannando fermamente «qualsiasi forma di violenza nei confronti degli operatori sanitari». Su questo tema, ha aggiunto Piazza, «viene compromessa la qualità dei servizi e la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario. Lo scorso dicembre, la Giunta regionale ha approvato il Documento di indirizzo sulla prevenzione e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, un’iniziativa che mira a garantire ambienti di lavoro più sicuri e fornire strumenti concreti per la protezione del personale sanitario». Lo scorso ottobre sono entrate in vigore le norme che introducono pene più severe in questo tipo di aggressioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA