
Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 20 Settembre 2025
Compie cent’anni l’osservatorio di Merate
Il 20 settembre 1926, il telescopio Zeiss da 102 centimetri, uno dei più imponenti d’Europa all’epoca, fu puntato per la prima volta verso il cielo
Merate
Esattamente 99 anni fa, il 20 settembre 1926, il telescopio Zeiss da 102 centimetri, uno dei più imponenti d’Europa all’epoca, fu puntato per la prima volta verso il cielo.
Le parti per l’assemblaggio erano giunte a Merate pochi mesi prima, come risarcimento di guerra dalla Germania, e da subito l’apparecchio divenne un punto di riferimento per l’astronomia italiana nella prima metà del Novecento.
La storia della sede di Merate comincia negli anni Venti, quando la direzione dell’Osservatorio di Brera a Milano si rende conto che la crescente illuminazione artificiale della città rende difficile l’osservazione del cielo. Il direttore Emilio Bianchi, cui è intitolata la via su cui oggi dà l’ingresso dell’osservatorio di Merate, ottiene come nuova sede villa San Rocco, che durante la prima guerra mondiale era stata adibita ad ospedale e in quel momento era inutilizzata.
Così, dal 1923, l’osservatorio di Brera apre una nuova sede a Merate dove, nel 1926, viene installato il primo telescopio, tecnologicamente all’avanguardia. Uno Zeiss dallo specchio di 102 centimetri di diametro e lungo 5 metri, tra i più grandi d’Europa. La struttura viene inaugurata il 30 maggio 1927 e subito diventa uno dei centri astronomici più importanti d’Italia.
Negli anni Trenta la sede si arricchisce di un nuovo strumento: il telescopio Ruths, con specchio da 137 centimetri.
Nel secondo dopoguerra l’osservatorio continua a funzionare come centro di ricerca e di didattica. In quel periodo, vi lavora anche la giovane Margherita Hack. Dagli anni Sessanta e Settanta, anche in Brianza iniziano i problemi di inquinamento luminoso. La sede mantiene comunque la sua importanza grazie ai programmi di osservazione fotometrica e spettroscopica.
Con il passaggio all’Inaf, si rafforza come polo di ricerca e divulgazione. Negli ultimi vent’anni l’osservatorio di Brera a Merate ha puntato soprattutto sulla tecnologia ottica e sui raggi X. Ha realizzato Beatrix, un laboratorio unico al mondo per testare le ottiche del futuro telescopio spaziale europeo Athena e sta lavorando a un nuovo laboratorio di olografia per produrre reticoli ottici destinati agli spettrografi dei grandi telescopi.
Per celebrare il secolo di attività, la sede meratese dell’Inaf, istituto nazionale di astrofisica, insieme con il Comune di Merate, Brianza Valley, Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria del Lecchese, ha organizzato un fitto calendario di eventi con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale dell’osservatorio, facendo conoscere la storia del telescopio Zeiss, che pur non essendo più competitivo dal punto di vista scientifico, resta un bene di rilievo nazionale.
Il primo appuntamento è tra pochi giorni. Il 4 ottobre sarà inaugurata la mostra fotografica “100 anni di astronomia in Brianza”, che raccoglie immagini e cartoline dagli inizi del Novecento a oggi. La mostra sarà allestita all’osservatorio e visitabile su prenotazione il 4 e il 5. Nei due fine settimana successivi sarà spostata nell’atrio del municipio.
Da gennaio ad aprile l’osservatorio proporrà un corso base di astronomia, intitolato “Dalle stelle alle galassie”, durante il quale i ricercatori di Merate illustreranno le basi dell’astrofisica moderna, parleranno delle nuove scoperte di pianeti extrasolari, di stelle, buchi neri, galassie e universo primordiale.
È infine in preparazione un volume storico fotografico dedicato alla sede di via Bianchi, che racconta della partecipazione degli scienziati di Merate a importanti progetti di livello nazionale e internazionale.
La biblioteca di Merate raccoglie oltre 8000 libri di astronomia e materie correlate per la maggior parte del XX e Xxi secolo.
Fabrizio Alfano
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