Dopo la morte del pensionato investito in bicicletta ci si interroga sulla pericolosità di viale Verdi

L’ex comandante della Polizia locale di Merate: «Occorre

Dopo la riqualificazione, viale Verdi è più pericolosa? L’interrogativo all’indomani della morte dopo un incidente in bicicletta di Antonio Crippa, ex macellaio di 83 anni di Merate.

Ciascuno la pensa a modo proprio ma tutti, sia che propendano per il sì o per il no, puntano il dito contro le stesse identiche criticità.

In cima alla lista, c’è l’eccessiva velocità con cui transitano i mezzi, dalle automobili ai camion, quindi la pericolosità dei passaggi pedonali, specie quelli a ridosso delle rotatorie, che spesso costringono gli automobilisti a improvvise frenate quando li trovano impegnati dai pedoni, per finire con la mancanza della pista-ciclopedonale, che costringe i ciclisti a utilizzare la stessa carreggiate riservata agli autoveicoli.

Paolo Verde, ex comandante della polizia locale di Merate in pensione da anni, analizza la questione con l’occhio del professionista. «Sicuramente ci sono alcuni punti critici che vanno rivisti, come il passaggio pedonale e ridosso della rotatoria. Quindi occorre intervenire sulla velocità, trovando il modo di costringere gli automobilisti a moderarla. Un’altro cosa da fare è impedire il transito dei camion. Si tratta di una problematica vecchia che non è mai stata risolta. Infine, disporrei più controlli da parte della polizia locale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA