
Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 27 Maggio 2025
Merate: per combattere la melata dei tigli si reclutano i sirfidi
Comune e Silea chiedono aiuto alla natura per risolvere il problema che rende scivolose e pericolose le zone colpite
Merate
Il Comune di Merate chiede aiuto alla natura per risolvere il problema della melata, che danneggia il tigli ma che sporca e rende addirittura scivolose e quindi pericolose le zone dove si deposita.
Per andare alla radice del problema, in collaborazione con Silea, Merate ricorrerà a una metodologia sperimentale che non solo promette di affrontare la questione senza ricorrere alla chimica ma, in prospettiva, farà anche risparmiare soldi al Comune e quindi alla collettività. La melata è un sottoprodotto del processo di alimentazione degli afidi, insetti che infestano i tigli. Gran parte di questa sostanza appiccicosa rimane sulle foglie, ostacolando la fotosintesi e quindi favorendo la formazione di muffa.
La parte che invece cade a terra causa problemi agli spazi sottostanti, danneggiando per esempio le auto oltre a rendere scivolosi e quindi potenzialmente pericolosi i camminamenti, specie quando piove. Per cercare di risolvere la problematica, che in passato richiedeva il passaggio di una pulitrice seguita da un secondo mezzo, con notevoli costi, si è pensato di fare appello alla natura, ricorrendo a degli antagonisti naturali degli afidi. In questi giorni, infatti, nella zona del centro, quindi in via Baslini, piazza degli Eroi, via Viganò e viale Lombardia, su una superficie di circa 4 mila metri quadrati, sono stati collocati piccoli alberelli di lobularia, pianta privilegiata dalle sirfidi, insetti innocui anche se assomigliano a piccole vespe (che saranno immesse a più riprese), e che vi depositano le larve, attivissime predatrici proprio degli afidi.
«Durante tutta la sperimentazione - spiega l’assessore all’ecologia, Silvia Sesana - è previsto il monitoraggio della diffusione degli insetti e l’analisi dei risultati ottenuti nella lotta gli afidi infestanti». Inoltre, in tutta la zona saranno installati pannelli informativi per fornire ai cittadini informazioni sul progetto e illustrare i benefici che derivano dalla riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari chimici.
«Insieme a Silea abbiamo voluto applicare un approccio innovativo al problema della “melata” dei tigli - aggiunge il sindaco Mattia Salvioni. - Interveniamo contrastando la diffusione degli stessi afidi senza ricorrere ad alcun agente chimico». Sempre Salvioni, inoltre, sottolinea come «la scelta di metodi naturali per la cura del nostro verde pubblico rappresenta una strada innovativa e responsabile che speriamo possa essere replicata anche in altri Comuni. Si tratta di una sperimentazione pilota che non solo non avrà costi a carico del Comune, ma che potrà anzi permetterci di ottenere dei risparmi riducendo gli interventi di pulizia del porfido, che richiederebbero il passaggio contemporaneo di una spazzatrice affiancata da un secondo mezzo dotato di lancia pressurizzata».
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