Merate, incredibile furto in chiesa: ladro ruba il fonte battesimale

Il furto è avvenuto martedì pomeriggio. Il ladro ha agito indisturbato. Le immagini sono state consegnate ai Carabinieri.

Merate

Incredibile furto nella chiesa sant’Ambrogio di Merate. Martedì, un uomo ha rubato il fonte battesimale in rame. L’azione, fulminea, risale al pomeriggio. Attorno alle 17.15, quando ormai stava facendo buio, l’uomo, di età imprecisata, ma con il volto parzialmente travisato da una sciarpa, ha varcato la soglia della parrocchiale e ha svoltato a sinistra, diretto verso le cappelle.

Quindi, visto che in quel momento la chiesa era deserta, ha afferrato il fonte battesimale in rame, che era appoggiato nella vasca in marmo che si trova accanto all’uscita, e se ne è andato. È stato il sacrestano Franco Crippa, il giorno successivo, durante la consueta ispezione della chiesa, a rendersi conto che il fonte era sparito. Probabilmente, questa almeno è l’ipotesi formulata per spiegare l’accaduto, il ladro ha rubato il fonte per rivendere il rame. La bacinella pesa infatti una decina di chili.

Il furto è stato subito denunciato ai carabinieri della compagnia di Merate. Agli uomini delle forze dell’ordine, il sacrestano ha anche consegnato la chiavetta con le immagini dell’uomo che entra nell’edificio sacro e viola nella maniera più sfacciata il settimo comandamento.

Sconsolato il commento del parroco, don Mauro Malighetti. «Naturalmente ci siamo rimasti molto male quando abbiamo capito quello che era accaduto. Abbiamo subito sporto denuncia ai carabinieri».

In parrocchia sperano che il fonte possa essere ritrovato e ricollocato al suo posto anche se sarà difficile. Con ogni probabilità, infatti, il manufatto potrebbe essere stato rubato perché in rame. Se così fosse, sarà certamente venduto per essere fuso. Oltre al fonte battesimale, il ladro non ha toccato altro.

L’episodio di Merate riaccende il problema della sicurezza degli edifici sacri dove, di tanto in tanto, specie se liberamente accessibili, si registrano furti soprattutto ai danni delle cassette delle offerte, come recentemente avvenuto in quella di San Zeno a Olgiate Molgora.

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