
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 10 Settembre 2025
Merate: ninfee per salvare il lago di Sartirana
Le piante serviranno a ricreare l’equilibrio ecologico dello specchio d’acqua
Merate
L’operazione di salvataggio del lago di Sartirana passa anche attraverso un intervento che solo in apparenza può sembrare estetico.
Il Parco del Curone, sotto cui la riserva è passata ormai da oltre un anno, ha infatti deciso di attuare un progetto per ripristinare la presenza delle ninfee nelle acque lacustri.
Il consiglio di gestione, guidato dal presidente Giovanni Zardoni, ha approvato un intervento che ha un duplice obiettivo: il miglioramento e consolidamento della vegetazione spondale – cioè delle elofite – e il ripristino delle idrofite, categoria a cui appartengono le ninfee. L’idea è quella di ricreare, laddove possibile, l’equilibrio ecologico originario, valorizzando sia le piante che crescono lungo il perimetro sia quelle che affondano le radici direttamente in acqua.
Sulla base dei sopralluoghi condotti, l’area più idonea all’intervento è stata individuata nella zona sud-est del lago, storicamente caratterizzata da habitat ottimali.
L’intervento riguardante le ninfee, ancor prima che estetico, come detto, sarà fondamentale dal punto di vista dell’intero ecosistema.
La relazione tecnica sottolinea che «le macrofite svolgono un importante servizio ecosistemico nei corpi d’acqua dolce poco profondi» poiché «agiscono come trappole per sedimenti, immagazzinano sostanze nutritive, ritardano l’erosione della costa e riducono la densità del fitoplancton mediante l’escrezione di sostanze allelopatiche, contribuendo ad aumentare la limpidezza dell’acqua».
In parole semplici, le ninfee non solo contribuiscono alla conservazione dell’ambiente, ma rendono anche più limpide e sane le acque, affiancandosi ai processi già in corso come il wash-out con acqua pescata dal sottosuolo. Inoltre, offrono «habitat, cibo e ossigeno per la fauna macroinvertebrata favorendone la crescita e la ricchezza in specie», risultando «importanti fonti alimentari per pesci e uccelli acquatici».
L’azione delle ninfee servirà anche per «il controllo delle fioriture dei cianobatteri che stanno interessando il lago negli ultimi anni» e che rendono le acque del lago poco ospitali per la fauna ittica.
Parallelamente, il progetto prevede azioni mirate anche sulle sponde: qui si lavorerà per «diversificare la vegetazione spondale con specie tipiche dell’area», creando nuove nicchie ecologiche per insetti e pesci e riducendo l’erosione.
Il presidente Zardoni ha sottolineato come il progetto, elaborato dalla direttrice del Parco Mariella Nicastro, rappresenti un tassello importante per «migliorare la naturalità della riserva di Sartirana». L’intervento, dal costo complessivo di 28 mila euro, sarà realizzato nel corso del 2026.
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