
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 15 Ottobre 2025
Monastero della Bernaga: il grazie della madre superiora
«Vi siamo grate – ha detto – perché testimoniate il legame profondo che ci unisce al territorio. Le mura non ci sono più, ma le preghiere e l’amore restano»
La Valletta Brianza
Un grazie da parte della madre superiora del monastero della Bernaga a tutti coloro che, in questi giorni, si stanno impegnando per riportare le monache romite nella loro casa.
Attraverso un audio, madre Maria Alessandra ha infatti pubblicamente ringraziato chi, in queste ore, non solo a parole ma anche con i fatti, sta cercando di alleviare i disagi delle 22 religiose, costrette ad abbandonare il monastero dopo l’incendio.
Lo ha fatto affidando alla Fondazione comunitaria del Lecchese, che sta promuovendo una raccolta fondi, un messaggio di gratitudine:
«Dando voce anche a tutte le mie sorelle, desidero esprimere sincera riconoscenza per l’aiuto che questa Fondazione ha scelto di offrirci. Prima ancora che per il soccorso concreto e immediato, individuato con saggia concretezza, vi siamo grate perché ci state testimoniando di aver percepito e di voler manifestare la profondità del legame che ci unisce al territorio, pur nella silenziosa modalità della nostra presenza.
La vostra iniziativa raccoglie in forma strutturata la nostalgia di tante persone che vedevano, intuivano nel nostro monastero un segno, quasi una garanzia, al di là delle nostre persone, della presenza di Dio nella nostra storia, nel cammino di ciascuno. Una memoria da custodire.
Come qualcuno ci ha detto o ci ha scritto, non ci sono più i muri. Ma le preghiere e l’amore che dal nostro monastero sono saliti al Signore, e si sono riversati in particolare sul nostro territorio, restano. Con voi desideriamo quindi custodire sì la memoria della lunga storia trascorsa, ma custodendola viva, oggi e nel tempo avvenire, così come il Signore indicherà.
Insieme a voi e ai tanti altri fratelli e sorelle che ci sono compagni di cammino nella ricerca di ciò che non perisce. Tutti, comunque, pellegrini verso l’eterno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA