Ponte di Paderno, i sindaci: «Va ammodernato il san Michele»

La richiesta degli amministratori: «No a un nuovo viadotto»

Paderno

I sindaci di Paderno, Imbersago, Verderio e Robbiate hanno elaborato una propria proposta per l’attraversamento dell’Adda tra le province di Bergamo e Lecco e l’hanno presentata ufficialmente venerdì sera nell’incontro pubblico organizzato al centro sportivo Bearzot di Paderno. E’ un tema che interessa molto e lo testimonia la presenza di circa 300 persone all’incontro. I sindaci vogliono tornare al progetto originario di riqualificazione del San Michele, castrato dalla Soprintendenza ai beni ambientali. Originariamente prevedeva l’introduzione di ammortizzatori e rinforzi per permettere l’allungamento della vita dell’attuale ponte in ferro di altri 50 anni, con la possibilità del passaggio dei treni a 70 chilometri orari in contemporanea con le auto.

«Vogliamo tornare a questa proposta – ha spiegato Gianpaolo Torchio di Paderno - chiediamo alla Regione di presentare alla Soprintendenza questa alternativa rispetto a quella del ponte unico a 37 metri a sud dell’attuale San Michele. Quale ha maggior impatto? Secondo noi lo scenario 1 preferito dalla Regione ha troppe controindicazioni, rovina la vista della valle dell’Adda, azzera il valore ambientale e monumentale del San Michele, scarica 2 mila camion e 13 auto al giorno in mezzo ai paesi e prevede il passaggio di treni merci lunghi 750 metri di notte vicino alle case».

C’è un problema all’origine di questa scelta. La Regione ha cancellato il tracciato della Pedemontana che attraversava l’Adda tra Cornate e Trezzo e questo ha avuto ripercussioni sulla cosiddetta “Gronda nord-est” ferroviaria, prevista per il traffico merci da portare fuori il nodo di Milano e far passare lungo la Seregno-Bergamo. Rfi si è trovata obbligata a prevedere il passaggio dei treni merci sulla Carnate-Bergamo, da qui la necessità di un doppio binario, con tutto quello che ne consegue.

Quattordici sindaci del territorio hanno anche scritto all’assessore regionale Claudia Terzi chiedendo di poter parlare di un nuovo ipotetico ponte, ancora in fase embrionale, che dovrebbe essere realizzato nella zona tra Suisio e Bottanuco per sostituire quello di Trezzo. Ipotesi che potrebbe essere integrata con la loro proposta di realizzare il ponte stradale 1,6 km a sud del San Michele, da raccordare con la circonvallazione di Calusco e la prevista tangenzialina nord di Verderio, anche solo con un tracciato di tipo provinciale. «Presenteremo la proposta nell’ambito del Dibattito Pubblico, ha il pregio di spostare fuori dai centri abitati il traffico stradale e non prevedere abbattimenti di case e scavi per il tracciato ferroviario», ha ribadito Fabio Vergani di Imbersago

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