
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 28 Maggio 2025
Premio Stella di Fondazione Trapianti Onlus per Asst Lecco
Riconoscimento del Servizio Sanitario Regionale lombardo che si sono distinte per il loro impegno sul fronte, in particolare, della donazione di organi e tessuti
Lecco
Asst Lecco ha ricevuto in Sala Pirelli di Palazzo Pirelli a Milano il riconoscimento “Stella di Fondazione Trapianti Onlus: promuovere la cultura della donazione” che viene concessa alle strutture del Servizio Sanitario Regionale lombardo che si sono distinte per il loro impegno sul fronte, in particolare, della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto. A ritirare il riconoscimento per Asst Lecco sono stati Francesco Raponi, responsabile coordinamento ospedaliero di procurement di organi e tessuti e Clara Marchetti, case manager per il coordinamento ospedaliero di procurement di organi e tessuti.
D’altronde Lecco nel 2024 ha fatto registrare un record decennale per i prelievi multitessuto giunti a otto (uno a Merate), ma anche per le cornee donate, ben 157 (altro record storico), e per i 17 prelievi multiorgano operati sui 18 segnalati. In totale sono stati procurati 12 fegati, 22 reni, 3 cuori e 4 polmoni. Il tutto in una provincia, quella lecchese, che ha un tasso di opposizione alla donazione del 21 per cento, inferiore alla media nazionale, che è del 30 per cento e a quella media lombarda che è del 27 per cento. E i numeri indicano un aumento significativo rispetto agli obiettivi regionali, con un tasso di donazione intorno al 20 per cento. Anche perché la sensibilizzazione alla donazione operata da parte della società civile, con associazioni come l’Aido, ha contribuito a ridurre fortemente il tasso di opposizione.
Il Progetto Stella, ideato da Fondazione Trapianti Onlus, giunge a conclusione della valutazione del biennio 2023-2024, valorizzando le strutture ospedaliere che si sono distinte per il loro impegno nel governo del complesso processo clinico e organizzativo che si conclude con il trapianto, con un particolare accento sull’aspetto dell’identificazione e della segnalazione dei potenziali donatori. Attraverso un metodo partecipativo e scientificamente rigoroso, il Comitato scientifico ha analizzato le schede di valutazione compilate a cura delle Direzioni Generali delle strutture sanitarie aderenti al progetto. Per la valutazione si è utilizzata una griglia predisposta dal Comitato, che ha considerato: aspetti organizzativi della struttura (con particolare riferimento alla struttura del coordinamento ospedaliero e alle indicazioni del Piano Nazionale Donazione); percorsi e programmi specifici sull’identificazione dei potenziali donatori nelle diverse tipologie (organi e tessuti da cadavere, a cuore battente e fermo, da vivente), con relativi protocolli e procedure; aspetti e modelli innovativi; iniziative di formazione interna; iniziative di promozione della cultura della donazione verso la popolazione; rapporti con associazioni di volontariato del settore; risultati (secondo gli indicatori riportati nel PND).
A completare la valutazione, una scheda di autovalutazione (punti di forza e di debolezza), compilata dalle Direzioni Generali. La partecipazione delle strutture sanitarie al progetto — gratuita, libera e spontanea — è avvenuta a seguito di candidatura degli ospedali, per ora con un perimetro regionale, limitato al pubblico
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