Papa Leone XIV nel 2006 venne a Cassago in visita al Rus Cassiciacum

Il filo che lega il nuovo pontefice alla Brianza lecchese è la figura di Sant’Agostagostino. Papa Leone XIV è stato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino per due volte. E agostiniana è Cassago, dove Sant’Agostino trascorse più di un anno e dove ogni anno gli studenti statunitensi vengono in pellegrinaggio. Nel 2006 c’era anche Robert Francis Prevost

Cassago Brianza

Era il 2006 e in occasione dei 750 anni dalla fondazione dell’Ordine agostiniano, si stava svolgendo il raduno mondiale delle fraternità agostiniane, con sede a Pavia.

Il 3 agosto di quell’anno, oltre 400 giovani hanno raggiunto Cassago per visitare il rus Cassiciacum, il luogo dove Sant’Agostino si ritirò nella villa dell’amico Verecondo per prepararsi al battesimo️. Tra loro - lo conferma l’associazione Sant’Agostino - c’era anche Robert Prevost, eletto ieri papa.

La conferma arriva anche da Armando Crippa: «Appena ho sentito il Papa neo eletto dire che è un Agostiniamo tra me e me ho pensato allo stretto rapporto con gli Agostiniani americani, che ogni anno venivano a visitare Cassago. Il nostro studioso e presidente dell’associazione Sant’Agostino prof. Beretta ha subito fatto una ricerca e ha confermato che il Papa è stato ospitato con un folto gruppo di Agostiniani nel nostro paese».

Prevost è stato per due volte è stato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, in tutto dodici anni. A Cassago per la precisione, vengono in pellegrinaggio ogni anno dagli Stati Uniti, paese natale del nuovo Papa, degli studenti del Merrimack College di Boston. Agostiniano il Papa, agostiniana Cassago, dove Sant’Agostino trascorse un anno se non di più.

Se il reggente della parrocchia di Cassago, don Giuseppe Cotugno, si è trincerato dietro la sua proverbiale riservatezza e non ha voluto esprimersi sull’elezione del nuovo Pontefice, ha invece accettato il parroco della comunità pastorale Maria Regina di tutti i Santi di Casatenovo, don Massimo Santambrogio.

«Come tutti eravamo in attesa dell’elezione del nuovo Pontefice, ed anche in questo caso lo Spirito Santo ha guidato le menti e gli animi dei cardinali di Santa Romana Chiesa», ha detto don Massimo.

Sorpreso, ma fino ad un certo punto, perché se da un lato le quotazioni di Pietro Parolin, segretario di stato vaticano, erano date molto alte, dall’altro l’apertura della Chiesa al mondo è ormai un fatto ineluttabile. Dopo tre Papi non italiani, uno polacco, un tedesco, un sudamericano, ci si aspettava un ritorno ad un Pontefice italiano, come da tradizione.

«Non guardiamo verso il nostro piccolo paese. E’ vero che la Chiesa ha il suo centro a Roma ed in Italia, ma ormai il mondo è cambiato. La Chiesa è universale, si rivolge a tutte le nazioni della terra, arriviamo da tre Pontefici non italiani. Non avevo fatto previsioni, non avevo aspettative particolari. Ora impareremo a conoscere il nuovo Pontefice, ringrazio il Signore per il dono di un nuovo Papa».

Come si diceva, è ormai storicamente accertato che Cassago Brianza fosse il romano Rus Cassiciacum di Verecondo, (Conf. 9, 3, 6) dove S. Agostino soggiornò nel 386-387 d. C. con la madre Monica, il figlio Adeodato, altri parenti e amici per prepararsi al battesimo.

In questa località della campagna milanese Agostino scrisse i Dialoghi e i Soliloqui. devozione verso Agostino si sviluppa a Cassago agli inizi del XVII secolo, quando il santo viene invocato Patrono del paese dopo aver salvato i suoi abitanti dalla peste nel 1630 «... E poichè è usanza cristiana serbare memoria delle grazie ricevute e attribuirle a qualche santo protettore, questa Comunità di Cassago non dimentica di così grande favore ... per sè aggiunge e invoca l’aiuto del Beato Agostino ... tanto più che è stato tramandato che lo stesso Santo soggiornò in questo paese ...», dal Chronicon, 1631.

Del 1631 è la prima festa in suo onore, che verrà celebrata ininterrottamente ogni anno fino ai nostri giorni. Nel 1700 viene eretto un altare in suo onore mentre la cosiddetta fontana di S. Agostino diventa luogo di devozione popolare. L’Associazione S. Agostino dal 1967 sta valorizzando il patrimonio artistico, storico-archeologico e religioso del paese.

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