«Sto pagando le scelte di mio fratello»
Simpatie per l’Isis, condannato a 5 mesi

Lomagna, lo sfogo di Ghait Abdessalem
Il pm aveva chiesto tre anni e tre mesi

Lomagna

«Sono rientrato in Italia perché volevo difendermi. Ho commesso errori, quando ero un ragazzino, non lo nego; ma ora sono un’altra persona e voglio chiarire. Mio fratello ha fatto le sue scelte, ma per queste scelte sto pagando io».

Lungo sfogo, oggi pomeriggio in Tribunale a Lecco, per Ghait Abdessalem, il ventiduenne di origine tunisine espulso dall’Italia nel 2015 per presunte simpatie con l’Isis e tornato a Lomagna – dove risiede la famiglia – nel luglio di quest’anno, quando la Digos lecchese lo ha arrestato nell’abitazione dei genitori.

In Tribunale, però, Ghait doveva rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale oltre che del reato di mancata ottemperanza al decreto di espulsione. E il pubblico ministero Mattia Mascaro ne ha chiesto la condanna a tre anni e tre mesi di reclusione, più una multa di tremila euro.

Il giudice, dopo la camera di consiglio, ha condannato il giovane a cinque mesi, disponendone gli arresti domiciliari.

L’articolo completo sul giornale in edicola domani, sabato 21 ottobre.

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