
Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 25 Settembre 2025
Tragedia di Brivio: incerta la positività alla cannabis dell’autista
Il 34enne, arrestato per la morte di Milena Marangon e Giorgia Cagliani, rischia fino a 14 anni. Dopo un primo esame positivo ai cannabinoidi, un secondo test in carcere avrebbe dato esito negativo
Brivio
L’accusa al polacco Krzysztof Jan Lewandowski, 34enne di Bielsko Biala, città di poco meno di 200mila abitanti prossima al confine con Repubblica Ceca e Slovacchia, lo porta a rischiare fino a 14 anni di reclusione, secondo quanto riferito da fonti legali.
Questo perchè il reato di omicidio stradale ipotizzato dalla procura, in questo caso, è aggravato dalla circostanza di essersi messo al volante sotto effetto di stupefacenti. L’indagato, infatti, avrebbe ammesso di essersi fatto una canna (forse facendo riferimento a un’assunzione di qualche giorno prima), e il primo test effettuato dopo il tragico investimento di Michela Marangon e Giorgia Cagliani ha confermato in effetti la positività alla cannabis.
Il 34enne è stato comunque sottoposto a ulteriori accertamenti, in ospedale, mirati a confermare o meno la presenza di droga nel sangue, e in che quantitativo. E secondo quanto emerso, un ulteriore test effettuato al momento dell’ingresso al carcere di Pescarenico nel quale l’uomo è detenuto (il gip Salvatore Catalano ha confermato la custodia cautelare) avrebbe dato al contrario esito negativo.
La circostanza, insomma, è oggetto di approfondimenti, e per la difesa dell’indagato potrebbe rappresentare un elemento cruciale per le sorti del processo (a partire dalla quantificazione della pena), quando riuscisse a dimostrare che la traccia di cannabis non fosse tale da inficiare la lucidità al volante.
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