
Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 03 Ottobre 2025
Agguato a Ivano Perego: l’ex patron della Perego Strade preso a bastonate
Ricoverato all’ospedale Manzoni di Lecco per i traumi subiti. L’aggressione di notte, fuori dalla su abitazione: a malmenarlo un uomo incappucciato. L’allarme dei vicini
Bosisio Parini
E’ stato aggredito in piena notte, fuori casa. Un uomo incappucciato ne ha atteso il rientro, poi l’ha colpito con violenza con un bastone, soprattutto agli arti inferiori, facendolo finire in ospedale a Lecco, dove si trova tutt’ora ricoverato.
Sono tutti da delineare, i contorni del grave episodio di cronaca, avvenuto nella notte tra domenica e lunedì a Bosisio Parini, che ha avuto come vittima Ivano Perego, classe 1972, ex titolare della Perego Strade di Cassago Brianza infiltrata e poi “spolpata” dalla Ndrangheta nei primi anni Duemila fino al fallimento.
L’ex imprenditore brianzolo, che ora lavora per un’azienda che si occupa di demolizioni e bonifica per rigenerazioni urbane con sede operativa nel Milanese, è ricoverato nel reparto di Medicina, dove i sanitari lo stanno curando per i traumi e le ferite riportate in quello che non è possibile che definire agguato.
Stando a quanto è stato possibile ricostruire, sarebbero stati i vicini di casa - Perego si è trasferito a vivere da Cassago a Bosisio Parini ormai da qualche anno - a lanciare l’allarme, dopo aver sentito le urla provenienti dalla strada e, affacciandosi alle finestre, aver visto un uomo incappucciato darsi alla fuga.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecco, sono affidate ai Carabinieri della compagnia di Merate e agli investigatori del Comando provinciale lecchese, ai quali spetta il compito di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e, soprattutto, il movente.
Al momento, nulla filtra da fonti ufficiali, ma è chiaro che le indagini sono a 360 gradi.
Probabilmente troppo lontani i fatti dell’inchiesta Tenacia, collegata a quella Crimine-Infinito per la quale vennero condannate più di 200 persone tra la Lombardia e la Calabria. Perego venne condannato in via definitiva a dieci anni e undici mesi. Una pena messa in continuazione con gli ulteriori due anni per la violazione della normativa sui rifiuti speciali irrogati dall’allora presidente della sezione penale del Tribunale di Lecco Enrico Manzi al termine di un lungo e articolato processo.
Perego è nuovamente un uomo libero dalla fine del 2019, un fine pena, con liberazione anticipata, deciso dal giudice dell’esecuzione in considerazione dell’ineccepibile comportamento tenuto negli anni, nei periodi di carcerazione e agli arresti domiciliari che si sono alternati nei vari momenti dei procedimenti penali che lo hanno visto protagonista.
Bisognerà scavare, dunque, in situazioni e rapporti più vicini nel tempo per cercare di risalire alla persona che, con una violenza inaudita, lo ha fatto finire in ospedale.
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