
Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 25 Settembre 2025
Dal carcere di Bollate alle scuole di Oggiono: gli studenti incontrano i detenuti
Grazie al progetto Armonia senza confini un percorso di scambio e crescita in classe nel segno dell’arte per gli studenti delle medie
Oggiono
Rientra nei percorsi istituzionali “Ponte scuola carcere” il progetto presentato nell’istituto comprensivo Marco D’Oggiono: è fondato sull’arte, che diventa terapia, in collaborazione con l’associazione “Armonia senza confini”, dedita a recupero e reinserimento.
Alcuni detenuti del carcere di Bollate raggiungeranno la scuola secondaria di primo grado di Oggiono, per integrare con le proprie esperienze il percorso destinato a durare per l’intero anno scolastico. Ha riferito l’arteterapeuta Luisa Colombo: «L’attività che i detenuti svolgono nel carcere di Bollate nel gruppo di arteterapia prevede un percorso di formazione consistente, che prepara i detenuti non solo a lavorare su se stessi sul piano emotivo, ma anche con gli studenti che poi incontrano con noi sia nelle scuole, sia nel carcere stesso. Quindi, l’impronta che lasciano nella vita degli studenti va nella direzione della prevenzione rispetto agli errori che loro stessi hanno commesso ed elaborato, mettendoli a disposizione degli studenti. È, dunque, un percorso di interazione, di confronto, di coinvolgimento sull’intelligenza emotiva attraverso attività per conoscere se stessi e così evitare di incorrere in errori che possono portare anche a commettere reati veri e propri». La pedagogista Cristina Centamore sottolinea che «il percorso si sviluppa su due versanti: della scuola del carcere. I detenuti formati in carcere utilizzano esperienze negative a sostegno delle fragilità dei ragazzi, che oggigiorno incontrano tante difficoltà durante la crescita».
Per la dirigente scolastica di Oggiono, Pierina Lucia Montella, «la nostra scuola continua a essere aperta al territorio e a dedicare attenzione alla centralità dell’alunno: non guarda soltanto all’istruzione e alla formazione, ma soprattutto allo sviluppo umano e mira alla coesione sociale, alla ricerca dei valori: guardare gli altri è guardare meglio dentro noi stessi». Per il sindaco Chiara Narciso «il progetto è molto particolare e abbiamo ritenuto appunto di presentarlo con una serata pubblica, dedicata ai genitori, ma aperta a tutta la città. La collaborazione con la scuola è costante e prevede tantissimi progetti, ma questo lo riteniamo particolarmente importante perché è basato sull’arteterapia e consente ai ragazzi di entrare in contatto con le proprie emozioni. Personalmente, ne sono orgogliosa».
Come è noto, la Colombo è artista ed esperta di attività esperienziali, che da alcuni anni sta portando anche nelle scuole della provincia di Lecco, dopo l’esito ottenuto nell’hinterland milanese. Inoltre, tra le sue attività principali c’è proprio la collaborazione con le carceri, in particolare di Bollate. È altresì scrittrice e pittrice. Ha pubblicato il libro “I colori della libertà” edito dalla Camera dei deputati e presentato nel 40esimo dell’approvazione della riforma penitenziaria a Montecitorio; è seguito “Emozioni tra le righe”, edito da Chiado Editore, una raccolta di immagini e testi «nata dal connubio tra pittura e scrittura creativa». Il suo ultimo libro è “Tutte le lacrime sono trasparenti”, Cornacchione Editore, «per tutte le donne, e per gli uomini che le rispettano».
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