Dolzago, accordo sul parcheggio
del Laghetto dopo la sentenza del Tar

Raggiunta l’intesa tra Comune e attività commerciali per la gestione dell’area di sosta. Previsto disco orario e stop ai mezzi pesanti; fase sperimentale fino a fine anno

Dolzago

È stata raggiunta un’intesa tra Comune e attività per la gestione del parcheggio del centro commerciale “Laghetto”, affacciato sulla Sp51, al centro di una causa al Tar. «La decisione – riferisce il sindaco Paolo Lanfranchi, e sancisce la sua ordinanza – è quella di istituire in tutti i posti auto asserviti a vincolo di uso pubblico (circa 38 parcheggi) la regolamentazione della sosta con disco orario, per un tempo non superiore alle due ore, dalle 8 alle 20 dei giorni feriali; invece, in tutti i posti auto situati in fondo all’area (in prossimità del cimitero comunale, per un totale di circa 14 posti) la fruizione sarà libera. Tale nuova regolamentazione, per una iniziale fase, sarà sperimentale, prevista fino a fine anno, con ulteriore valutazione dei diversi interessi pubblici coinvolti. Verrà altresì introdotto nell’area di parcheggio al servizio del centro commerciale il divieto di transito e di sosta permanente agli autocarri superiori alle 3,5 tonnellate, quindi ovviamente anche agli autoarticolati e autotreni, con eccezione dei veicoli impegnati nelle operazioni di carico e scarico limitatamente alle attività produttive ed economiche operanti nel “Laghetto”: questa disposizione è però subordinata all’installazione di un cartello di preavviso ben visibile dalla strada provinciale Sp51, che il Comune di Oggiono dovrà installare in quanto territorialmente competente sull’area di ingresso al parcheggio in questione».

Come si ricorderà, il Comune era finito al Tar proprio per la regolamentazione della sosta nel centro commerciale: in tribunale non aveva perso, ma comunque aveva dovuto fare un passo indietro; è la sintesi della sentenza emanata a seguito del ricorso dei commercianti. Ricorda il sindaco: «Da parte del Tar è stata rigettata la richiesta di risarcimento dei danni che era stata presentata dai privati e le spese degli avvocati sono compensate. Il Tribunale ha stabilito che si dovessero riunire tutte le attività che ci sono nella zona, cosa che il Comune ha fatto, per arrivare a una soluzione condivisa».

La vicenda si è svolta in più fasi: anzitutto, alcuni anni fa era stata stabilita dall’amministrazione comunale la sosta di durata determinata, controllata con disco orario, con inoltre il divieto di sosta duratura per gli autocarri superiori alle 3,5 tonnellate. Successivamente, l’amministrazione Lanfranchi aveva revocato le ordinanze precedenti ritenendo che la regolamentazione non facilitasse la fruizione dei parcheggi «anche in considerazione della riapertura di un centro per l’attività sportiva all’interno del “Laghetto” e la conseguente necessità per gli utenti della palestra – sosteneva il Comune – di avere spazi di sosta senza limiti di tempo». Da qui, appunto, la decisione di liberalizzarla. Il Tar, tuttavia, ha poi evidenziato che «il “centro per l’attività sportiva”, in realtà, si è unito agli altri titolari delle imprese localizzate nel centro commerciale, sottoscrivendo la richiesta di ripristinare il parcheggio a durata limitata».

In conclusione, il Tar ha invitato il Comune a «contemperare gli interessi pubblici e introdurre una nuova disciplina sull’area, unitaria o frammentata: infatti – per il Tribunale – nulla impedisce che solo per alcuni posti auto si opti per il disco orario»: e così è stato fatto.

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