Furti in cimitero a Dolzago, spariscono vasi e fiori. «La polizia locale farà controlli mirati»

Dolzago Aumentate le segnalazioni negli ultimi giorni e soprattutto nel periodo delle festività. Il sindaco Lanfranchi ha affisso dei volantini: «Atto inaccettabile e penalmente perseguibile»

«Il furto è un reato: pertanto, è penalmente perseguibile». Il sindaco, Paolo Lanfranchi, ha dovuto arrivare al punto da rammentarlo ai visitatori del cimitero, in seguito alla sparizione di fiori e arredi sacri dalle tombe.

«L’avviso - annuncia - verrà affisso all’interno del camposanto stesso dove, inoltre la polizia locale eseguirà specifici controlli. Facciamo appello al senso civico, oltre che, naturalmente all’onestà di ogni visitatore e nel rispetto, oltre che dei propri cari, anche di tutti gli altri defunti, al fine - è la speranza di Lanfranchi - di evitare d’ora in avanti il ripetersi di ulteriori spiacevoli episodi di prelevamento dei fiori e di altri oggetti».

Rispetto per i defunti

Come Lanfranchi spiega «nell’ultimo periodo si sono purtroppo intensificate le segnalazioni; questi sono gesti riprovevoli da condannare fermamente, anzitutto come segnale di mancanza di civiltà: se non abbiamo rispetto più neppure per i defunti, significa che siamo diventati un’umanità davvero pessima».

«Lo scopo dei volantini affissi nel camposanto - afferma Lanfranchi - è anzitutto quello di sensibilizzare, benché ovviamente non si vorrebbe mai dover arrivare a questi punti. A quanto ci è stato riferito, sono stati prelevati alcuni vasi di fiori in un paio di settimane».

Le ispezioni

Il gesto è da considerarsi - se possibile - ancora più esecrabile in quanto commesso proprio nel periodo delle festività, appena trascorse, e perciò mentre per molti la perdita dei famigliari defunti si avvertiva in modo ancora più acuto, così le sepolture venivano arricchite di fiori e omaggi alla loro memoria, dei quali qualcuno ha osato impossessarsi impunemente.

Il sindaco di Dolzago non si limita tuttavia ad appellarsi al senso civico: «Nell’informare che la polizia locale, ma anche il servizio cimiteriale municipale, eseguiranno opportuni controlli, ci auguriamo che il malcostume non persista, proprio perché chi se ne rendesse responsabile compie un gesto sia esecrabile, sia penalmente perseguibile».

Il fenomeno del furto in cimitero non è comunque isolato e circoscritto a Dolzago, bensì già riscontrato ripetutamente un po’ dappertutto: fiori e arredi sono spariti spesso e in gran numero a Galbiate, dove i congiunti arrivarono tempo fa a firmare petizioni per sollecitare l’intervento del Comune; a Civate, dopo iniziali resistenze, l’amministrazione comunale è arrivata a installare telecamere; così pure a Valmadrera, dove tra le sepolture prese di mira rientrò qualche tempo fa addirittura quella della giovane consigliera comunale e blogger di origini oggionesi Pamela Cazzaniga, prematuramente scomparsa.

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