In contromano sulla 36, alla guida c’era un 80enne

L’uomo, residente nel Comasco, aveva imboccato anche il tunnel del Monte Barro. Nonostante gli avvertimenti degli altri automobilisti, ha continuato la marcia.

Suello

È un pensionato di 80 anni il conducente della vettura che, la sera di venerdì di due settimane fa, aveva percorso in contromano un lungo tratto della superstrada 36 in direzione di Lecco. Si era fermato a fare il pieno all’area di servizio e poi, incurante del cartello di divieto, anziché dirigersi verso sud, si era immesso sulla statale dalla parte sbagliata. In una zona, quella dove ha commesso la grave imprudenza, teatro in passato di terribili incidenti, come quello del maggio 2022.

Sono stati i poliziotti del Comando provinciale di Lecco della Polstrada a risalire a lui, una volta visionate le immagini delle telecamere disseminate lungo il percorso. Il conducente risulta essere residente in un paese vicino a Erba, nel Comasco, e ha problemi di fragilità legati alle attuali non ottimali condizioni di salute, in parte sicuramente dovute all’età avanzata.

Quella sera del 21 dicembre era addirittura riuscito nella non facile «impresa» di imboccare anche il tunnel del monte Barro, proprio dopo avere inavvertitamente invertito la marcia al distributore di Suello.

Le sue erano state manovre davvero ad alto rischio e il comportamento scorretto alla guida avrebbe potuto sfociare in una vera e propria tragedia. Nonostante numerosi automobilisti in transito gli avessero suonato o fatto i fari per avvisarlo che si trovava sulla corsia di marcia sbagliata, nella speranza di indurlo a fermarsi nella prima piazzola utile. «Non mi sono accorto di quello che avevo fatto. Ovviamente tutto ciò non è stato assolutamente da me voluto. Si è trattato di una disattenzione», ha cercato di giustificarsi il pensionato quando gli agenti della Polstrada sono giunti alla sua abitazione per sanzionarlo e per ritirargli la patente che difficilmente, dopo il provvedimento di revoca, gli verrà restituita in quanto non sarà quasi sicuramente ritenuto più idoneo alla guida dopo quanto accaduto.

Soltanto il caso e la massima prudenza e attenzione degli altri automobilisti, quella sera, impedì il verificarsi di un grave incidente. I video circolati sui social avevano suscitato condanna, riaccendendo tra l’altro il dibattito sulle condizioni di sicurezza della trafficata statale 36.

Si era trattato, in effetti, del terzo episodio simile avvenuto negli ultimi tre mesi. A novembre, infatti, nella tratta compresa fra Dervio e Bellano, in direzione Sondrio, si era registrato uno scontro fra un furgoncino e un’auto, in quanto il primo aveva imboccato la statale contromano all’altezza proprio dello svincolo per Dervio. Nel frontale rimasero ferite, fortunatamente in modo non serio, tre persone.

A ottobre, inoltre, sui social erano invece circolati alcuni video nei quali due vetture venivano riprese mentre transitavano sulla statale anch’esse in contromano all’altezza dello svincolo di Maggiana, in territorio di Mandello del Lario. Nei mesi precedenti, invece, altri due analoghi fatti: una macchina che viaggiava nel senso sbagliato a Bellano, nel tunnel di Regoledo e a marzo un veicolo che faceva inversione di marcia e percorreva l’intera galleria Scoglio di Lierna in contromano per poi effettuare una seconda inversione e rimettersi nella direzione giusta.

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