Oggiono, approvato il nuovo
Piano di governo del territorio

Il consiglio comunale ha dato il via libera al documento urbanistico. L’auspicio è che possa aiutare gli operatori a recuperare l’esistente con risparmio di suolo

Oggiono

La città di Oggiono ha il suo nuovo piano urbanistico: dopo un rinvio della seduta (come si ricorderà, nei giorni scorsi) e, quindi, il ritorno in aula, giovedì sera il nuovo Pgt è stato messo ai voti. È stato approvato a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione (peraltro autrice proprio del primo rinvio causato dalla mancata disamina di alcune osservazioni da parte della specifica commissione).

Nella seduta bis del consiglio comunale il sindaco, Chiara Narciso, ha espresso «un ringraziamento all’assessore Matteo Pirola che ha seguito l’iter e ai professionisti dello Studio Soster, perché veramente è stato un percorso ad ostacoli, però credo che sia stato fatto un buon lavoro che ha prodotto un piano apprezzato anche dagli enti superiori. Quindi, l’auspicio da parte nostra è che questo sia veramente uno strumento che possa un po’ aiutare gli operatori e i tecnici che operano sul territorio a dar vita alle linee guida che abbiamo approvato ormai alcuni anni fa e che prevedono soprattutto un incentivo a recuperare l’esistente con il risparmio dell’uso di suolo. Dunque - ha concluso Narciso - da parte nostra non possiamo che esprimere soddisfazione per il lavoro svolto». Per la minoranza ha parlato la consigliera Debora Acerbi: «Abbiamo lavorato parecchio in Commissione: è stato sicuramente un lavoro certosino e voglio innanzitutto sottolineare il valore della continuità professionale nell’affidarsi ai tecnici che già avevano tracciato le linee del nostro precedente piano: ciò ha permesso di muoversi con quello nuovo su coordinate già solide, con un approccio che dà coerenza allo sviluppo del nostro comune. Riconosciamo la competenza di chi ha saputo interpretare con equilibrio le evoluzioni normative di questi anni e siamo consapevoli - ha detto Acerbi - che oggi governare il territorio significa muoversi in un perimetro normativo molto stretto, orientato alla riduzione del consumo di suolo ed è una sfida che impone anche delle riflessioni profonde: cioè - per Acerbi - la tutela dell’ambiente non deve trasformarsi in un freno dell’evoluzione del paese, anzi deve essere una spinta per rigenerare l’esistente. Appunto, in quest’ottica - ha concluso la consigliera - sono rammaricata e avrei voluto che si osasse di più su alcuni punti: mi riferisco all’area lago e all’area di via Primo Maggio. Sono convinta che, pur nel rispetto delle norme, avremmo potuto fornire degli strumenti un po’ più audaci ai privati: permettere di investire con maggiore flessibilità avrebbe significato non solo valorizzare la proprietà, ma restituire quel giusto decoro che queste zone, simboli della nostra identità, meritano e che i cittadini aspettano da troppo tempo. La bellezza di Oggiono passa anche dalla capacità della politica di agevolare il recupero laddove il tempo ha lasciato dei segni di degrado».

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