
Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 03 Luglio 2025
Oggiono, caserma “infinita”: revocata la direzione lavori
Si moltiplicano gli interrogativi sull’opera incompiuta iniziata nel 2010
Oggiono
Si è svolto il sopralluogo sulla caserma infinita dei carabinieri situata a Oggiono in via Kennedy: si tratta di un passaggio fondamentale della procedura di recesso dal contratto di direzione dei lavori da parte dello studio tecnico al quale, anni fa, il Comune lo aveva affidato. Riferisce il sindaco, Chiara Narciso: «Durante il sopralluogo abbiamo rilevato che lo stato dei luoghi è tuttora lo stesso, rispetto agli ultimi mesi. Gli ambienti interni sono terminati al 95% e le aree esterne sono invece tuttora da completare. Manca non soltanto la recinzione, ma anche tutto ciò che serve per lo smaltimento delle acque e la pavimentazione. Il sopralluogo - ribadisce il sindaco - era propedeutico alla conclusione della procedura di recesso». Ora, senza più la direzione dei lavori, gli interrogativi sul futuro della caserma si moltiplicano. L’intera vicenda è nota e innumerevoli difficoltà hanno segnato l’iter dell’incompiuta: la prima pietra fu posata nella primavera del 2010 poi, a settembre dello stesso anno, l’impresa “Donati Spa” di Roma - che era già arrivata al tetto - abbandonò il cantiere lamentando «ritardi inaccettabili nei pagamenti»; le contestazioni sfociarono nel contenzioso col ministero che, dopo quasi un anno, dispose la rescissione del contratto per l’affidamento ad altri dell’appalto; frattanto, la disponibilità dei fondi era divenuta incerta.
Nel 2017 fu pubblicato dal Provveditorato alle opere pubbliche della Lombardia il bando di gara, sia per il completamento della caserma dei carabinieri sia della palazzina accanto, dove dovrebbero trovare alloggio i militari e la cui costruzione non è però mai ripresa. Si aggiunse poi, in corso d’opera, la modifica delle norme sugli appalti, che costrinse a cambiare il capitolato. Secondo Elio Ferrari, tecnico della società incaricata dal Comune della progettazione e direzione lavori, e che ora esce a propria volta di scena, «la caserma, doveva terminare, con le proroghe concesse dal Provveditorato, il 22 giugno 2019; ad oggi, è realizzata attorno al 90%, ma con ulteriori criticità: il problema dell’acqua sorgiva, dovuto da circa un anno all’innalzamento della falda a confine con il futuribile lotto della palazzina alloggi; inoltre, non sono state ancora neppure predisposte le domande per gli allacciamenti alle reti primarie: acqua, luce, gas». Fa sapere Ferrari: «La nostra direzione dei lavori ha emesso 17 Ordini di servizio dal 29 maggio 2018 al 22 gennaio 2024, oltre a numerosi solleciti scritti e verbali informando sempre il Provveditorato quale Responsabile unico del procedimento». Concorda, su questo, il sindaco, Chiara Narciso: «La realtà è che l’organo decisore è sempre stato il Provveditorato».
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