
Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 10 Luglio 2025
Regio Insubrica, Zamperini: «Abbattiamo le barriere, rafforziamo l’alleanza dei laghi»
Il consigliere di Fratelli d’Italia: «La frontiera non rappresenta più un ostacolo»
Superare i confini per affrontare insieme le sfide comuni del territorio alpino: è questo il messaggio lanciato dal lecchese Giacomo Zamperini , presidente della Commissione speciale Territori montani e Rapporti con la Confederazione elvetica del Consiglio regionale della Lombardia, durante l’incontro annuale della Comunità di lavoro Regio Insubrica, tenutosi nella sede di Mezzana, in Canton Ticino.
Una nuova visione transfrontaliera
«La frontiera non rappresenta più un ostacolo – ha dichiarato Zamperini – dobbiamo abbattere le barriere al confine e rafforzare l’alleanza dei laghi». Un messaggio chiaro rivolto ai rappresentanti del Gran Consiglio del Cantone Ticino, della Lombardia e del Piemonte, riuniti per discutere le priorità condivise dell’area insubrica. Al centro dell’incontro, i temi della mobilità sostenibile, della cooperazione economica e della tutela ambientale.
Infrastrutture e mobilità: le priorità
Tra le proposte principali presentate da Zamperini, spicca il completamento dell’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco, con un appello specifico per il finanziamento del tratto Molteno–Lecco, ritenuto essenziale per la connessione efficiente tra i due capoluoghi lombardi. Altro punto cruciale: il rilancio del progetto AlpTransit, in ottica di un’integrazione più profonda delle reti di trasporto tra Svizzera e Italia.
Economia integrata e cabotaggio
Il dato è eloquente: il commercio tra Lombardia e Canton Ticino rappresenta il 40% degli scambi transfrontalieri, con un valore pari a un miliardo di franchi alla settimana. In questo contesto, Zamperini ha sottolineato l’urgenza della ratifica dell’accordo sul cabotaggio, per facilitare la circolazione delle merci e rafforzare l’interconnessione economica tra le due sponde della frontiera.
Ambiente e navigazione delle acque interne
Tra i temi discussi anche la regolamentazione della navigazione sui laghi e fiumi insubrici, con la proposta di istituire un gruppo di lavoro interregionale. L’attenzione è alta anche sull’ambiente: il programma Interreg Italia–Svizzera ha già finanziato nel 2024 ben 60 progetti, con 64 nuove proposte presentate sull’asse Lombardia-Ticino. Un risultato che testimonia l’importanza strategica della cooperazione transfrontaliera.
Verso il trentennale della Regio Insubrica
In vista del trentennale della Comunità di lavoro, Zamperini ha proposto di celebrare l’anniversario anche in Lombardia con eventi volti a rafforzare l’identità insubrica e a raccontarne l’evoluzione. L’idea è anche quella di allargare i confini della Regio Insubrica per includere nuovi territori come la provincia di Sondrio e il Canton Grigioni, rispecchiando così le dinamiche socio-economiche dell’intera regione alpina.
Focus fauna selvatica e lavoro
Un’altra proposta avanzata dalla delegazione lombarda riguarda la gestione condivisa della fauna selvatica, in particolare del lupo, attraverso un sistema di monitoraggio digitale transfrontaliero. Sul piano socioeconomico, invece, la preoccupazione principale resta la delocalizzazione di imprese storiche dall’area di confine, fenomeno che, come ha sottolineato il Presidente della Regio Insubrica Norman Gobbi, rischia di impoverire il tessuto produttivo del territorio.
Un esempio di cooperazione efficace
A chiudere l’incontro, il presidente del Gran Consiglio ticinese Fabio Schnellmann ha ricordato i successi in campo ambientale, sottolineando “la piena balneabilità del Lago Ceresio, frutto di una collaborazione virtuosa tra autorità svizzere e italiane”. Un risultato simbolico, che rappresenta l’efficacia dell’azione comune nei territori di confine.
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