Una giornata per riaprire la strada

Oggiono Operai al lavoro fin dalla prima mattinata individuare cosa avesse fatto “gonfiare” l’asfalto - Pesante ripercussione sulla viabilità, e non solo per le auto: poi è stato individuato un corridoio per bici e pedoni

Ha causato l’interruzione al transito per un’intera giornata, la fuoriuscita di acqua davanti a Villa Sironi, avvenuta a partire da domenica in sotterranea, poco oltre l’incrocio tra via Parini e viale Europa.

Quest’ultimo collega alla statale 36, ma inoltre unisce il quartiere del Bersaglio al centro storico e a tutto il resto del territorio.

La strada è stata poi riaperta in entrambi in sensi di marcia nel tardo pomeriggio.

I lavori di Rfi

L’interruzione del transito in entrambe le direzioni, decisa (come già riferito domenica stessa) dal sindaco Chiara Narciso con i Vigili del fuoco, ha di fatto tagliato in due la città tanto più che, in questo periodo, è chiuso in modo permanente il passaggio a livello di via Tobagi, per i lavori in corso sulla stazione ferroviaria.

«Ieri mattina, pertanto, la priorità - spiega proprio il sindaco - è stata quella di aprire quanto prima almeno un tragitto pedonale e per le biciclette, in modo da consentire l’accesso da parte di tutti al poliambulatorio di Ats per visite e prelievi del sangue, tutt’al più parcheggiando nell’area del discount; inoltre, ovviamente, il problema c’era anche per gli abitanti del Bersaglio, per venire in centro». In macchina, invece, l’unica possibilità di aggiramento dal Bersaglio è stata via Poncia ad Annone, sbucando a Coroldo di Molteno per tornare a Oggiono oppure imboccare direttamente la Ss36 ad Annone, mentre da Oggiono il Bersaglio è rimasto raggiungibile soltanto a piedi oppure facendo il giro inverso, sempre da Annone o dalla statale.

«Abbiamo chiesto a Rfi - prosegue il sindaco - la provvisoria riapertura del passaggio a livello, ma ci è stato detto che avrebbe creato eccessive complicazioni al cantiere ferroviario».

Intanto gli scavi, eseguiti anch’essi a partire dalla prima mattinata di ieri, hanno consentito di fare ipotesi più fondate sulle cause dell’improvviso rigonfiamento della strada che si è cominciato a manifestare domenica nel pomeriggio: «L’acqua non è fuoriuscita, mentre la preoccupazione principale - afferma Narciso - fin dalla sera è stata che il rigonfiamento desse luogo a una esplosione, tipo geyser: per questo, e nel timore altresì di improvviso cedimento e falle, abbiamo chiuso la strada. Invece, e per fortuna, il getto non c’è stato; tuttavia a una trentina di centimetri di profondità, ieri mattina, è stata riscontrata resina. Nel contempo, è stata individuata una diversa perdita importante di acqua trasparente, di provenienza dall’acquedotto. La spiegazione più probabile, quindi, è che i lavori di domenica, effettuati da Rfi per impermeabilizzare la volta della galleria sotto Villa Sironi, abbiano precluso una via percorsa normalmente da quest’acqua, di cui non si sapeva nulla e che aveva trovato dei percorsi sotterranei».

Impermeabilizzazione

«Non è possibile - informa il sindaco - mettere necessariamente in correlazione di causa ed effetto, cioè la perdita individuata e il rigonfiamento, ma intanto si è intervenuti su entrambi i fronti, infine ripristinando, in serata, l’asfalto».

Le opere per impermeabilizzare la volta erano state decise da Rfi per prevenire percolati sui binari, col rischio, soprattutto in inverno, della formazione di ghiaccio.

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