
Cronaca /
Domenica 06 Luglio 2025
Ballabio: «Me ne sono andato dalla Giunta perché uno scontro con il sindaco»
L’assessore Tino Cereda parla all’indomani delle sue dimissioni
Ballabio
L’assessore Tino Cereda interviene nel merito delle proprie dimissioni per precisare che non sono stati motivi personali né tantomeno lavorativi (è oramai in pensione) ad aver motivato la sua, sofferta, decisione di lasciare il Comune di Ballabio.
È la seconda volta in pochi anni. «La prima, con la giunta Consonni, avevo lasciato davvero per motivi lavorativi. Andavo e venivo da Bruxelles e a un certo punto mi era diventato impossibile fare anche l’assessore. Ma questa volta non è vero che me ne sono andato per motivi di lavoro o per “fare il nonno”. Ci sono motivazioni molto più profonde. La realtà è che non sono andato via perché avevo altro da fare ma perché come dico nella mia lettera di dimissioni che è già stata protocollata, per altre ragioni».
E tra le motivazioni Cereda nel suo lungo racconto cita il fatto di essere andato allo scontro con il sindaco sulla necessità di avere un luogo unico dove tenere uffici e materiale della Protezione Civile (oggi c’è la sede e poi i magazzini sono altrove). Cosa sulla quale, peraltro, il sindaco si era detto d’accordo. Ma Tino Cereda, come Roc, referente operativo comunale (responsabile del coordinamento e dell’organizzazione delle attività di protezione civile, sia in situazioni ordinarie che di emergenza, sotto la direzione del sindaco), si era portato avanti scrivendo una lettera e promuovendo una riunione operativa di protezione civile che è stata vista dal sindaco come un “tramare nell’ombra”, cosa che Tino Cereda non ha accettato e per questo avrebbe rassegnato le dimissioni. “Non ho mai tramato nell’ombra”, conclude l’oramai ex assessore.
D’altra parte Giovanni Bruno Bussola a Cereda aveva ribadito che era ben d’accordo sull’individuare un edificio “unico” per la Protezione Civile ma che ci sarebbe voluto tempo, non essendoci locali idonei immediatamente disponibili. Per questo aveva chiesto a Cereda il perché non gliel’avesse detto apertamente prima di fare riunioni o lettere.
Insomma, una certa, sopraggiunta nel corso degli anni, incomunicabilità tra i due, ha portato alle dimissioni di Cereda che non vuole, però, chiarire di più né andare oltre perché, comunque, si sente di aver dato un apporto importante all’amministrazione Bussola che, per lui, è un sindaco che si fa carico di tantissime cose: «Mi resta la soddisfazione – spiega concludendo Cereda - di aver ricostituito la Protezione Civile. Siamo arrivati a trovare un nuovo responsabile, a organizzare una protezione civile con 14 persone, con un buon livello di efficienza, dopo aver vinto un bando di 50mila ero per nuove attrezzature che rendono la Protezione Civile di Ballabio sicuramente al passo con i tempi e in piena operatività».
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